L’ontologia trinitaria rosminiana come soluzione alla pensabilità del rapporto tra Assoluto e finito

Nel generale disegno rosminiano dell’integrazione delle prospettive e acquisizioni della metafisica classica entro l’alveo rappresentato dagli sviluppi del pensiero moderno, assume un ruolo fondamentale la questione del rapporto tra l’Assoluto e il finito, Dio e il mondo. Rosmi ni, che rileva il car...

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Bibliographic Details
Main Author: Peratoner, Alberto 1967- (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2020
In: Divus Thomas
Year: 2020, Volume: 123, Issue: 2, Pages: 82-105
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:Nel generale disegno rosminiano dell’integrazione delle prospettive e acquisizioni della metafisica classica entro l’alveo rappresentato dagli sviluppi del pensiero moderno, assume un ruolo fondamentale la questione del rapporto tra l’Assoluto e il finito, Dio e il mondo. Rosmi ni, che rileva il carattere problematico della teologia aristotelica, ne riconosce la soluzione nell’ontologia del Dio unitrino, che rende ragione del carattere necessariamente relazionale dell’intellezione pura intravista dallo Stagirita e al tempo stesso apre lo spazio teorico di pensabilità della dipendenza ontologica del finito dall’Assoluto. Tale dipendenza si esprime nel rapporto di creazione, la cui articolazione logica in Dio stesso viene dedotta dalle relazioni intratrinitarie, che sole sono in grado di giustificarla e, con ciò, di rendere ragione dell’ontologia della finitezza. In the general Rosminian project of the integration of the perspectives and acquisitions of classical metaphysics within the framework represented by the developments of modern thought, the question of the relationship between the Absolute and the finite, God and the world, assumes a fundamental role. Rosmini, who points out the problematic character of Aristotelian theology, recognizes its solution in the ontology of the unitrine God, which explains the necessarily relational nature of the pure intellection recognized by the Stagirite, and at the same time opens the theoretical space to think the ontological dependence of the finite on the Absolute. This dependence is expressed in the relationship of creation, whose logical articulation in God himself is deduced from the intratrinitarian relations, which alone are able to justify it and, with it, to explain the real sense of the ontology of finiteness.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas