Dall’albero musicale alla vox spiritualis: suono e mistero in Giovanni Scoto Eriugena
Il valore anagogico del suono musicale è indagato attraverso il De divisione naturae sive Periphyseon e il commento di Eriugena alle Nozze di Filologia e Mercurio di Marziano Capella. Sulle tracce platoniche dell’armonia universale e su quelle boeziane dell’armonia come congiunzione degli opposti, S...
Main Author: | |
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
Check availability: | HBZ Gateway |
Interlibrary Loan: | Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany) |
Published: |
2018
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In: |
Divus Thomas
Year: 2018, Volume: 121, Issue: 2, Pages: 116-141 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Parallel Edition: | Non-electronic
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Summary: | Il valore anagogico del suono musicale è indagato attraverso il De divisione naturae sive Periphyseon e il commento di Eriugena alle Nozze di Filologia e Mercurio di Marziano Capella. Sulle tracce platoniche dell’armonia universale e su quelle boeziane dell’armonia come congiunzione degli opposti, Scoto sottolinea il processo razionale dell’ascolto musicale, luogo dove la ragione umana viene aiutata nella sua indagine della natura. Egli sviluppa anche le potenzialità analogiche del canto, dei tropi, dell’armonia e del suono che assume un valore rivelatore delle teofanie, dalle sue manifestazioni naturali alla sua funzione annunciatrice (la voce sonora e spirituale del commento eriugeniano al Prologo di Giovanni). Analizzando vari brani che si servono dell’analogia musicale, si vede quanto l’adunatio sia insieme presente, per la congiunzione dello spirito e della materia nella natura umana, come armonia delle diversità apparentemente dissonanti delle voci, futura, nella riunificazione alla causa prima, e musicale nella consonanza. In questo, per analogia, la musica riceve il suo pieno valore anagogico. The anagogic value of musical sound is analyzed through a selection of texts from De divisione naturae sive Periphyseon and Eriugena’s commentary on De Nuptiis Philologiae et Mercurii. From Plato’s universal harmony and Boethius harmony as conjunction of the opposites, Scot develops the function of music, both theoretical and practical, to grasp the reunification of natures (spiritual and material natures unite in the human nature, harmony as the union of differences, future reunification of all natures in the Cause are all manifested and reachable by musical sounds as a sonorous and speculative adunatio). |
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Contains: | Enthalten in: Divus Thomas
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