«PERCHÉ TU OGNI NUBE LI DISLIEGHI/ DI SUA MORTALITÀ». PER UNA LETTURA ANAGOGICA DELLA FIGURA DI MARIA NELLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE

La costante presenza di Maria nelle tre cantiche è espressa da Dante in un doppio movimento che umanizza e contemporaneamente esalta la Vergine, non solo per il suo intervento soccorritore, ma anche come modello, come immagine esemplare della suprema bellezza umana. È soprattutto nel Paradiso che pu...

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Bibliographic Details
Main Author: Müller, Paola (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2012
In: Divus Thomas
Year: 2012, Volume: 115, Issue: 3, Pages: 45-70
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:La costante presenza di Maria nelle tre cantiche è espressa da Dante in un doppio movimento che umanizza e contemporaneamente esalta la Vergine, non solo per il suo intervento soccorritore, ma anche come modello, come immagine esemplare della suprema bellezza umana. È soprattutto nel Paradiso che può trovare spazio una lettura anagogica della figura di Maria, in quanto è il luogo in cui Dante cerca di rappresentare l’irrappresentabile, di dire l’indicibile. Solo Maria ha la capacità di togliere il velo della corporeità materiale dell’uomo per farlo pervenire alla visione della somma felicità. Maria’s constant presence in the three parts of Divine Comedy is expressed by Dante with a double movement which humanizes and at the same time exalts the Virgin, not just for her rescue presence, but also as model, as exemplar of supreme human beauty. It is especially in the Paradise that we can find an anagogic lecture of Maria’s figure, because it is the place where Dante tries to represent the irrepresentable, to express the inexpressible. Just Maria can remove the veil of material human body to reach him to the vision of the supreme happiness.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas