השׁתחוה, προσκυνέω, adorare: quale gesto?: Parte seconda
Le versioni antiche sono coerenti nel tradurre l’ebraico השׁתחוה con προσκυνέω, in latino "adorare", in siriaco ܕܓܣ. Le traduzioni moderne distinguono vari significati quando l’azione è diretta verso la divinità («adorare») o quando è rivolta verso gli esseri umani («ossequiare»). Il gesto...
| Main Author: | |
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| Format: | Electronic Article |
| Language: | Italian |
| Check availability: | HBZ Gateway |
| Interlibrary Loan: | Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany) |
| Published: |
2025
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| In: |
Rivista biblica
Year: 2025, Volume: 73, Issue: 2, Pages: 145-164 |
| Further subjects: | B
Proskynesis
B Lessicografia B Adorare B Bacio B Vulgata B Peshitta B השׁתחוה B LXX |
| Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) Volltext (lizenzpflichtig) |
| Summary: | Le versioni antiche sono coerenti nel tradurre l’ebraico השׁתחוה con προσκυνέω, in latino "adorare", in siriaco ܕܓܣ. Le traduzioni moderne distinguono vari significati quando l’azione è diretta verso la divinità («adorare») o quando è rivolta verso gli esseri umani («ossequiare»). Il gesto viene abitualmente descritto come una prostrazione, perché è accompagnato da verbi che descrivono un movimento di caduta a terra. L’esame della documentazione solleva alcuni dubbi su questa interpretazione tradizionale. Innanzitutto, i vocabolari delle lingue bibliche sono di scarso aiuto, perché si basano sulle versioni e si ricopiano a vicenda. Inoltre, un esame attento di tutti i passi biblici mette in dubbio che si tratti di una prostrazione. Se si prendono in esame le versioni antiche sorgono ulteriori problemi. Da una parte, προσκυνέω ricorre poche volte nella letteratura greca classica. La sua interpretazione è fondamentale per capire il tentativo di Alessandro Magno di introdurre la "proskynesis" tra i greci. A questo riguardo gli studiosi sono giunti alla conclusione che questo gesto non è una prostrazione, bensì una forma di saluto: il bacio della propria mano ("Kusshand") o al massimo un inchino. Dall’altra parte, anche il latino "adorare" ricorre poche volte nella letteratura profana. Pure in questo caso il termine sembra riferirsi al gesto del bacio. Incrociando i dati della Bibbia con quelli della letteratura profana si può concludere che questi termini indicano una forma di saluto e non un atteggiamento religioso. In conclusione, si auspica che le traduzioni moderne evitino la terminologia relativa al culto, come «adorare» o «supplicare». |
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| Contains: | Enthalten in: Rivista biblica
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| Persistent identifiers: | DOI: 10.69074/117944 |