È ancora opportuno parlare di "stati di vita"?
Questo articolo analizza l'evoluzione dell'utilizzo della locuzione "stato di vita" nel diritto canonico, dal codice Pio-benedettino del 1917 alla riflessione canonistica successiva al Concilio Vaticano II. L'obiettivo di questa analisi è di comprendere le radici delle perpl...
| Main Author: | |
|---|---|
| Format: | Print Article |
| Language: | Italian |
| Check availability: | HBZ Gateway |
| Interlibrary Loan: | Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany) |
| Published: |
2024
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| In: |
Veritas et jus
Year: 2024, Volume: 29, Pages: 37-64 |
| Standardized Subjects / Keyword chains: | B
Status
/ Terminology
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| IxTheo Classification: | SA Church law; state-church law SB Catholic Church law |
| Summary: | Questo articolo analizza l'evoluzione dell'utilizzo della locuzione "stato di vita" nel diritto canonico, dal codice Pio-benedettino del 1917 alla riflessione canonistica successiva al Concilio Vaticano II. L'obiettivo di questa analisi è di comprendere le radici delle perplessità di alcuni canonisti contemporanei riguardo all'opportunità di continuare ad utilizzare la categoria giuridica di status, in considerazione del passaggio da un'ecclesiologia societaria o giuridica a un'ecclesiologia comunionale e teologica. This article analyses the evolution of the use of the locution "state of life" in canon law, from the Pius-Benedictine code of 1917 to the canonist reflection following the Second Vatican Council. The aim of this analysis is to understand the roots of the perplexity of some contemporary canonists regarding the appropriateness of continuing to use the juridical category of status, in view of the shift from a societal or juridical ecclesiology to a communal and theological ecclesiology. |
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| ISSN: | 1664-1914 |
| Contains: | Enthalten in: Veritas et jus
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