"Qualcosa che si trasforma": Soggettivazione e verità nel pensiero di M. Foucault
L'articolo cerca di analizzare la critica foucaultiana alla nozione moderna di soggettività. In una prima parte si tratta della decostruzione del modello trascendentale attraverso gli strumenti dell'archeologia e della genealogia. Nella seconda parte, invece, si cerca di mostrare come l...
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Format: | Print Article |
Language: | Italian |
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Published: |
2024
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In: |
Teologia
Year: 2024, Volume: 49, Issue: 3, Pages: 527-558 |
IxTheo Classification: | TK Recent history VB Hermeneutics; Philosophy |
Summary: | L'articolo cerca di analizzare la critica foucaultiana alla nozione moderna di soggettività. In una prima parte si tratta della decostruzione del modello trascendentale attraverso gli strumenti dell'archeologia e della genealogia. Nella seconda parte, invece, si cerca di mostrare come l'autore ripensi l'uomo a partire da un approccio non-teoretico. Interpretare Foucault in questi termini significa postulare un'unità all'interno della sua vasta produzione e, soprattutto, considerarlo tra quei filosofi che hanno riformulato l'antropologia a partire dalla sua attuazione pratica storicamente e culturalmente determinata. La tesi che si vuole sostenere è che, nella misura in cui la cura di sé e la parresia diventano il punto di partenza per comprendere la singolarità di ogni processo di soggettivazione, occorre un ripensamento fondamentale dell'epistemologia, che deve poter intendere la verità come attuazione indeducibile di ogni individuo ("tecnologia di sé") e come differenza irriducibile nello spazio della verità pubblica ("dire vero"). The article aims to analyze Foucault's critique of the modern notion of subjectivity. The first part deals with the deconstruction of the transcendental model through the tools of archaeology and genealogy. In the second part, it attempts to show how Foucault rethinks the human being from a non-theoretical approach. Interpreting Foucault in these terms means postulating a unity within his vast body of work and, above all, considering him among those philosophers who have reformulated anthropology based on its practical implementation, historically and culturally determined. The thesis being argued is that, insofar as self-care and parrhesia become the starting point for understanding the singularity of each process of subjectivation, a fundamental rethinking of epistemology is required, one that must understand truth as the nondeductible realization of each individual ("technology of the self") and as irreducible difference in the space of public truth ("truth-telling"). |
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ISSN: | 1120-267X |
Contains: | Enthalten in: Teologia
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