La Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione, circa l’ordinamento del Vicariato di Roma

La Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione nasce nel quadro della riforma intrapresa da Papa Francesco verso una Chiesa che superi una struttura di “autopreservazione” e si apra alla missionarietà e alla sinodalità. In questo contesto abbiamo analizzato la nuova disciplina introdotta con q...

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Main Author: Interguglielmi, Antonio (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Published: Serra 2024
In: Ius ecclesiae
Year: 2024, Volume: 36, Issue: 1, Pages: 311-328
IxTheo Classification:SB Catholic Church law
Further subjects:B Religious freedom
B Diplomacy
B Concordate
Description
Summary:La Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione nasce nel quadro della riforma intrapresa da Papa Francesco verso una Chiesa che superi una struttura di “autopreservazione” e si apra alla missionarietà e alla sinodalità. In questo contesto abbiamo analizzato la nuova disciplina introdotta con questa Costituzione apostolica, da cui emerge un governo di carattere collegiale della diocesi, che viene realizzato mediante la valorizzazione del ruolo dei Vescovi ausiliari quali Vicari episcopali del Papa a contatto con il territorio e le persone della città, coadiuvati nella loro azione dagli uffici della Curia diocesana di Roma, aperti alla collaborazione e all’ascolto di tutti. Una struttura della Curia in cui è molto più presente l’intervento e il controllo del Pontefice, di cui il Cardinale Vicario si fa garante e diviene lo strumento di collegamento con il Consiglio episcopale, mentre al Vicegerente è affidato il compito di coordinatore dell’attività dei diversi Uffici. Una disciplina nell’organizzazione del Vicariato che si distacca in tanti aspetti da quelle precedenti, con un sicuro afflato rivolto alla sinodalità e all’apertura alle nuove povertà della città.
The Apostolic Constitution In Ecclesiarum Communione was born within the framework of the reform undertaken by Pope Francis toward a Church that overcomes a structure of “self-preservation” and opens itself to missionary and synodality. In this context, we have been analyzing the new discipline introduced with this Apostolic Constitution, from which emerges a government of a collegial nature of the diocese, which is realized through the enhancement of the role of the auxiliary bishops as episcopal vicars of the Pope in contact with the territory and the people of the city, assisted in their action by the offices of the Curia in Rome, open to collaboration and listening to all. A structure of the Curia in which the intervention and control of the Pontiff is much more present, of which the Cardinal Vicar acts as guarantor and becomes the instrument of connection with the Council of Bishops, while the Vicegerent is entrusted with the task of coordinating the activity of the various offices. A discipline in the organization of the Vicariate that is detached in so many aspects from the previous ones, with a sure tendency aimed at synodality and openness to the new poverties of the city.
ISSN:1120-6462
Contains:Enthalten in: Ius ecclesiae