Annotazioni su alcuni canoni della Summa Aimonis, concernenti la vita comune del clero
Nel medioevo non si può parlare ancora di diritto missionario, che si sviluppa a partire dal VX-XVI secolo sostenuto in un primo tempo dal clero regolare. Il clero secolare si troverà impegnato nella missione ad gentes soprattutto dopo la fondazione della Congregazione di Propaganda fide nel XVII se...
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Format: | Print Article |
Language: | Italian |
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Published: |
2017
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In: |
Ius missionale
Year: 2017, Pages: 247-256 |
IxTheo Classification: | CA Christianity |
Further subjects: | B
Asceticism
B Mission (international law B Clergy |
Summary: | Nel medioevo non si può parlare ancora di diritto missionario, che si sviluppa a partire dal VX-XVI secolo sostenuto in un primo tempo dal clero regolare. Il clero secolare si troverà impegnato nella missione ad gentes soprattutto dopo la fondazione della Congregazione di Propaganda fide nel XVII secolo che estende al clero secolare e indigeno il mandato missionario. I canoni medievali presi in esame sostengono la validità della vita in comune non solo del clero regolare come già avveniva ma anche del clero secolare. In terra di missione (e non solo) la vita comune del clero secolare (come avviene per il clero regolare) può essere di grande vantaggio sia per la vita spirituale (ascesi individuale) sia per la testimonianza a servizio della missione sia anche per una maggiore efficacia nell'annuncio evangelico. |
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ISSN: | 2520-0089 |
Contains: | Enthalten in: Ius missionale
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