L’Eucaristia centro della casa e della comunità di vita consacrata (can. 608, seconda parte)

La seconda parte del can. 608 riflette la rinnovata comprensione della centralità dell’Eucaristia nella Chiesa, delineando il diritto-dovere delle comunità religiose a un oratorio in cui sia celebrata e conservata l’Eucaristia. A partire dall’analisi del testo, si ripercorre l’evoluzione del culto e...

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Main Author: Colucci, Maria Grazia (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Published: Ed. Ancora 2023
In: Quaderni di diritto ecclesiale
Year: 2023, Volume: 36, Issue: 4, Pages: 464-496
Description
Summary:La seconda parte del can. 608 riflette la rinnovata comprensione della centralità dell’Eucaristia nella Chiesa, delineando il diritto-dovere delle comunità religiose a un oratorio in cui sia celebrata e conservata l’Eucaristia. A partire dall’analisi del testo, si ripercorre l’evoluzione del culto eucaristico extra missam, al quale la vita religiosa ha molto contribuito, per cogliere i possibili sviluppi di una normativa che risponda alle rinnovate esigenze dei fedeli e accompagni il discernimento di nuovi carismi. Nel confronto anche con la disciplina per le altre forme di vita consacrata si intende offrire un contributo per un’ulteriore evoluzione dei possibili luoghi di conservazione dell’Eucaristia e per un aggiornamento della normativa e della prassi in materia che sia sostegno e non ostacolo alla crescita di un rapporto vitale della Chiesa con l’Eucaristia. Attingendo ispirazione alle antiche prassi dei primi cristiani e alla luce delle nuove forme di vita consacrata, dove la casa è spesso un’abitazione di vita ordinaria, si presenta lo spazio de iure condendo per la ridefinizione di una nuova identità della cappella e del sacrario domestico, rispondente all’immagine di “Chiesa in uscita”.
The second part of canon 608 reflects the renewed understanding of the centrality of the Eucharist in the Church, outlining the right-duty of religious communities to an oratory in which the Eucharist is celebrated and conserved. Starting from the analysis of the text, the evolution of the Eucharistic cult extra missam is retraced, to which religious life has greatly contributed, to grasp the possible developments of a norm that responds to the renewed needs of the faithful and accompanies the discernment of new charisms. In the comparison also with the discipline for the other forms of consecrated life, the intention is to offer a contribution for a further evolution of the possible places for the preservation of the Eucharist and an updating of the norms and praxis on the subject that will be a support and not an obstacle to the growth of a vital relationship of the Church with the Eucharist. Drawing inspiration from the ancient practices of the early Christians and in the light of the new forms of consecrated life, where the home is often a dwelling place of ordinary life, the de iure condendo space is presented for the redefinition of a new identity of the chapel and the domestic shrine, responding to the image of the “outgoing Church”.
ISSN:1124-1179
Contains:Enthalten in: Quaderni di diritto ecclesiale