L' organizzazione territoriale delle province minoritiche dell’Italia settentrionale nella prima metà del Duecento

Il contributo intende focalizzare l’attenzione sulla suddivisione delle province minoritiche dell’Italia settentrionale nel corso della prima metà del Duecento. In origine tutto il territorio a nord della Tuscia compreso fra l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi costituiva un’unica provincia minoriti...

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Main Author: Fontana, Emanuele (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
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Published: Brepols 2022
In: Annali di scienze religiose
Year: 2022, Volume: 15, Pages: 277-314
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
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Description
Summary:Il contributo intende focalizzare l’attenzione sulla suddivisione delle province minoritiche dell’Italia settentrionale nel corso della prima metà del Duecento. In origine tutto il territorio a nord della Tuscia compreso fra l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi costituiva un’unica provincia minoritica (detta di Romagna o di Lombardia). La lettera Quo elongati di papa Gregorio IX (28 settembre 1230) costituì per l’Ordine dei Minori l’inizio di una nuova fase, che portò a un potenziamento delle attività pastorali ed ecclesiastiche e, nel giro di poco tempo, per quanto riguarda l’organizzazione territoriale, alla divisione dell’Italia settentrionale in quattro province: Marca Trevigiana, provincia di Genova, provincia di Milano, provincia di Romagna (o di Bologna). Un esame attento delle lettere papali indirizzate ai frati Minori dell’Italia settentrionale, unito al confronto con altre fonti documentarie, permette di offrire nuove considerazioni riguardo a questa fase fluida, anche nella terminologia degli incarichi assunti dai frati. Si tratta di un momento fondamentale per la storia dell’Ordine, in cui è importante prendere in considerazione la mobilità dei frati Minori, in particolare quella dei ministri provinciali, e l’organizzazione scolastica.The contribution intends to focus on the subdivision of the provinces of the Friars Minor in northern Italy during the first half of the thirteenth century. Originally, the whole territory north of Tuscia between the Tuscan-Emilian Apennines and the Alps constituted a single province (called Romagna or Lombardy). Pope Gregory IX’s letter Quo elongati (28th September 1230) marked the beginning of a new phase for the Order of Friars Minor, which led to an increase in pastoral and ecclesiastical activities and, within a short time, as regards territorial organisation, to the division of northern Italy into four provinces: Marca Trevigiana, province of Genoa, province of Milan, province of Romagna (or Bologna). A careful examination of the papal letters addressed to the Friars Minor of northern Italy, together with a comparison with other documentary sources, allows us to offer new considerations regarding this fluid phase, also in the terminology of the tasks undertaken by the friars. This is a fundamental moment in the history of the Order, in which it is important to take into consideration the mobility of the Friars Minor, in particular that of the provincial ministers, and the scholastic organisation.
ISSN:2294-8775
Contains:Enthalten in: Annali di scienze religiose
Persistent identifiers:DOI: 10.1484/J.ASR.5.131832