Qualificazione di fatto storico e caput nullitatis nel processo canonicoPaolo Giuseppe Maria Lobiati = Qualification of Historical Fact and “Caput Nullitatis” in the Canonical Process

Il fine ultimo del processo di nullità matrimoniale coincide con il fine supremo dell’ordinamento canonico: la salvezza delle anime. In vista di esso, per evidenziare l’intento di comprendere il vissuto integrale del fedele, parte della giurisprudenza sottolinea l’importanza del recupero della formu...

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Bibliographic Details
Published in:Ius ecclesiae
Subtitles:Qualification of Historical Fact and “Caput Nullitatis” in the Canonical Process
Main Author: Lobiati, Paolo Giuseppe Maria 1979- (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Journals Online & Print:
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Serra 2021
In: Ius ecclesiae
Standardized Subjects / Keyword chains:B Nullity of marriage / Nullity of marriage
IxTheo Classification:SA Church law; state-church law
SB Catholic Church law
Further subjects:B causa petendi
B mangelnder Ehewille
Description
Summary:Il fine ultimo del processo di nullità matrimoniale coincide con il fine supremo dell’ordinamento canonico: la salvezza delle anime. In vista di esso, per evidenziare l’intento di comprendere il vissuto integrale del fedele, parte della giurisprudenza sottolinea l’importanza del recupero della formula “generica” di nullitas ob defectum consensus senza ulteriore specificazione del capo di nullità, elemento su cui si richiede una ulteriore riflessione. In tale ottica si ritiene utile ed opportuno recuperare nel sillogismo probatorio anche la distinzione, che a molti può sembrare pleonastica o addirittura desueta, tra causa petendi proxima (ad indicare il caput nullitatis) e causa petendi remota (ad indicare i fatti storici da disvelare): essa infatti, non costituisce un mero esercizio formalistico ma aiuta il giudice a comprendere correttamente la nozione di capo di nullità, evitando così l’eccessivo formalismo, che impedisce la comprensione corretta dei fatti per il raggiungimento della verità, o l’esasperato empirismo che si allontana da qualsiasi classificazione giuridica. Questa distinzione permette di dare ragione, così, della dottrina e della giurisprudenza che vedono in capo al giudice sia la facoltà di modificare il capo di nullità in fase decisoria.
The ultimate purpose of the marriage nullity processes coincides with the supreme aim of the canonical order: the salvation of souls. In view of it, to highlight the intent to understand the integral experience of the faithful, part of the jurisprudence underlines the importance of recovering the "generic" formula of nullitas ob defectum consensus without further specification of the ground of nullity, an element on which it is requested a further reflection. In this perspective, it is considered useful and appropriate to recover in the probative syllogism also the distinction, which to many may seem pleonastic or even obsolete, between causa petendi proxima (to indicate the caput nullitatis) and causa petendi remota (to indicate the historical facts to be disclosed): in fact, it does not constitute a mere formalistic exercise but helps the judge to correctly understand the notion of the head of nullity, thus avoiding excessive formalism, which prevents the correct understanding of the facts in order to reach the truth, or the exasperated empiricism that it moves away from any legal classification. This distinction thus allows us to justify the doctrine and jurisprudence wherein the judge is empowered to change the head of nullity in the decision-making phase.
ISSN:1120-6462
Contains:Enthalten in: Ius ecclesiae