Quale "libertà" per un valido consenso?: Lo sguardo della teologia moral

Il presente articolo cerca anzitutto di chiarire che la teologia morale fondamentale tratta della liberta da un punto di vista eminentemente pratico, ossia a partire dalla considerazione dell'agire dell'essere umano. A partire da questa premessa, il contributo di due teologi contemporanei...

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Bibliographic Details
Main Author: Quaranta, Giuseppe 1971- (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Ed. Ancora 2022
In: Quaderni di diritto ecclesiale
Year: 2022, Volume: 35, Issue: 1, Pages: 91-102
Standardized Subjects / Keyword chains:B Marital consent / Freedom / Act of volition
IxTheo Classification:SB Catholic Church law
Description
Summary:Il presente articolo cerca anzitutto di chiarire che la teologia morale fondamentale tratta della liberta da un punto di vista eminentemente pratico, ossia a partire dalla considerazione dell'agire dell'essere umano. A partire da questa premessa, il contributo di due teologi contemporanei come K. Demmer e G. Angelini viene presentato per illustrare due possibili approcci alla questione. Del primo si evidenzia soprattutto il tentativo di risalire alle condizioni di possibilità della libertà, e quindi all'unità della persona e della sua storia individuale, che precede, rendendola possibile, la molteplicità delle singole attuazioni morali. Del secondo, si mettono in luce due nuclei: la critica ad una concezione della libertà declinata esclusivamente come rivendicazione di diritti soggettivi (liberta al plurale); la proposta di una teoria cristiana della libertà (al singolare) intesa come qualità per la quale il singolo, mediante le forme del proprio agire, può e rispettivamente deve disporre in maniera assoluta di sé.
Above all, this article tries to clarify that fundamental moral theology deals with freedom from an eminently practical point of view, i.e. from the consideration of human action. Starting from this premise, the contributions of two contemporary theologians, K. Demmer and G. Angelini, are presented to illustrate two possible approaches to the question. The first approach attempts to explain the conditions that make freedom possible, and therefore to demonstrate the unity of the person and his individual history, which precedes and makes possible the multiplicity of individual moral actions. Two core elements of the second approach are the following: the critique of a conception of freedom understood exclusively as a claim to subjective rights (freedoms, in the plural); the proposal of a Christian theory of freedom (in the singular) understood as a quality whereby the individual, through the forms of his actions, can and respectively must be self-determining in an absolute manner.
ISSN:1124-1179
Contains:Enthalten in: Quaderni di diritto ecclesiale