L'ente ecclesiastico imprenditore: legislazione bilaterale e diritto comune nella disciplina normativa delle attività di impresa dell'ente religioso

Com’è noto, gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti sono destinatari di una disciplina giuridica speciale, contenuta nelle leggi di esecuzione e di attuazione degli accordi di revisione del Concordato tra Stato e Chiesa. Considerando tale articolata specifica regolamentazione normativa, che s...

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Subtitles:Miscellanea
Main Author: Parisi, Marco (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Interlibrary Loan:Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany)
Published: 2021
In: Archivio giuridico Filippo Serafini
Year: 2021, Volume: 241, Issue: 1, Pages: 105-125
Standardized Subjects / Keyword chains:B Church institution / Religious institution / Activity / Tax law / Concordate / Southern Italy (motif)
IxTheo Classification:KBJ Italy
SA Church law; state-church law
Description
Summary:Com’è noto, gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti sono destinatari di una disciplina giuridica speciale, contenuta nelle leggi di esecuzione e di attuazione degli accordi di revisione del Concordato tra Stato e Chiesa. Considerando tale articolata specifica regolamentazione normativa, che si intreccia con quella generale di diritto civile e tributario, si può ritenere che l’ente ecclesiastico che svolga professionalmente (cioè in modo continuativo) ed in modo organizzato un’attività commerciale rivolta al mercato, benché strumentale o connessa alla propria attività istituzionale, assume la qualifica di imprenditore. In altre parole, l’esercizio di attività d’impresa non contrasta con gli scopi di natura ideale e non economica che l’ente ecclesiastico deve necessariamente avere, ma anzi, tale attività può essere opportuna per il reperimento delle risorse necessarie al perseguimento dei propri fini istituzionali. In ogni caso, l’ente ecclesiastico che esercita l’attività d’impresa non perde la propria identità e la normativa tributaria lo obbliga unicamente a tenere tale attività distinta dall’attività di religione e culto, assoggettandola alle norme di diritto comune, ivi comprese quelle concernenti l’eventuale stato di dissesto finanziario.
As it is well known, civilly recognized ecclesiastical entities are recipients of a special juridical discipline, contained in the laws of execution and implementation of the revision agreements of the Concordat between State and Church. Considering this articulated specific normative regulation, which is intertwined with the general one of civil and tax law, it can be considered that the ecclesiastical body that carries out professionally (i.e. continuously) and in an organized way a commercial activity aimed at the market, although instrumental or connected to its institutional activity, assumes the status of entrepreneur. In other words, the exercise of business activity does not conflict with the ideal and non-economic purposes that the ecclesiastical body must necessarily have, but rather, such activity may be appropriate for finding the necessary resources for the pursuit of its institutional purposes. In any case, the ecclesiastical body that carries out a business activity does not lose its identity and the tax legislation obliges it only to keep this activity as a separate one from the activity of religion and worship, subjecting it to the rules of common law, including those concerning the possible state of financial distress.
ISSN:0391-5646
Contains:Enthalten in: Archivio giuridico Filippo Serafini