Un caso emblematico di discriminazione per motivi religiosi: la chiesa degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo tra esigenze cultuali e culturali

Questo articolo intende commentare l’ordinanza emessa nell’ottobre 2020 dal Tribunale di Bergamo, con la quale la Regione Lombardia è stata condannata per discriminazione per motivi religiosi. Infatti, l’esercizio della prelazione culturale su una chiesa non più utilizzata per il culto cattolico è s...

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Subtitles:Miscellanea
Main Author: Dimodugno, Davide (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Mucchi 2021
In: Archivio giuridico Filippo Serafini
Year: 2021, Volume: 241, Issue: 2, Pages: 515-545
Standardized Subjects / Keyword chains:B Religion / Discrimination / Bergamo / Italy
IxTheo Classification:KBJ Italy
SA Church law; state-church law
Description
Summary:Questo articolo intende commentare l’ordinanza emessa nell’ottobre 2020 dal Tribunale di Bergamo, con la quale la Regione Lombardia è stata condannata per discriminazione per motivi religiosi. Infatti, l’esercizio della prelazione culturale su una chiesa non più utilizzata per il culto cattolico è stato ritenuto discriminatorio nei confronti del diritto di proprietà di una associazione musulmana, che aveva acquistato tale edificio ad un’asta pubblica allo scopo di adibirlo a moschea. La decisione del Tribunale è stata giustificata principalmente sulla base delle dichiarazioni pubbliche rese dal Presidente della Regione e da altri assessori, nonché sulla base dell’inconsistenza del programma di valorizzazione culturale addotto come motivazione. Tuttavia, l’ordinanza in commento solleva una questione teorica assai rilevante, ovvero se il giudice ordinario possa spingersi sino a revocare o annullare un provvedimento amministrativo ritenuto discriminatorio, oppure se possa soltanto disapplicarlo, conformemente al tradizionale riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo.
This article intends to comment on the judgement issued by the Tribunal of Bergamo in October 2020, by which the Lombardy Region was condemned for discrimination based on religion. In fact, the cultural preemption on a dismissed church was considered discriminatory towards the right of property of a Muslim association, who bought that building in a public auction with the aim of turning it into a mosque. The decision of the Tribunal was justified mainly on the ground of the public statements made by the President of Region and other councillors and on the ground of inconsistency of the cultural valorisation program proposed as motivation. However, the order raises a very important theoretical question, namely whether the ordinary judge can go as far as to revoke or annul an administrative.measure deemed discriminatory, or whether he can only disapply it, in accordance with the traditional division of jurisdiction between the ordinary judge and the administrative judge.
ISSN:0391-5646
Contains:Enthalten in: Archivio giuridico Filippo Serafini