Il concilio plenario della Chiesa che è in Australia

Il contributo presenta l'esperienza in atto (l'assemblea è prevista in due momenti, nel 2021 e nel 2022) di un concilio plenario che coinvolge tutte le Chiese particolari di una nazione: l'Australia. L'analisi vuole indagare la capacità di questa esperienza ecclesiale di dare ade...

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Main Author: Mosconi, Marino (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Published: Ed. Ancora 2021
In: Quaderni di diritto ecclesiale
Year: 2021, Volume: 34, Issue: 2, Pages: 219-234
Standardized Subjects / Keyword chains:B Plenary council / Australia
IxTheo Classification:KBS Australia; Oceania
SB Catholic Church law
Description
Summary:Il contributo presenta l'esperienza in atto (l'assemblea è prevista in due momenti, nel 2021 e nel 2022) di un concilio plenario che coinvolge tutte le Chiese particolari di una nazione: l'Australia. L'analisi vuole indagare la capacità di questa esperienza ecclesiale di dare adeguata espressione al volto sinodale della Chiesa (con la particolarità di un'assemblea conciliare composta in maggioranza di non vescovi, ancorché dotati di solo voto consultivo) e nel rispetto, da un lato delle competenze dei singoli vescovi diocesani (e quindi dell'autonomia delle loro Chiese particolari) e dall'altro delle indicazioni comuni alla Chiesa universale (il cui rispetto è essenziale per l'unità della Chiesa stessa). Lo studio implica una valutazione del rapporto tra il concilio plenario e la conferenza episcopale (che è la realtà ecclesiale prevista dal diritto avente per «regola generale» come riferimento il livello nazionale; cf ean. 448 § 1) e, almeno implicitamente, un confronto con altre forme (anche non tipizzate dal diritto) con cui si puo esprimere la dimensione sinodale al livello delle Chiese della medesima nazione.
The contribution presents the current experience of a plenary council (the assembly is planned in two stages, in 2021 and 2022) involving all the particular Churches of a nation: Australia. The analysis aims at investigating the ability of this ecclesial experience to give adequate expression to the synodal face of the Church (with the par­ticularity of a conciliar assembly made up of a majority of non-bishops having only a consultative vote), with respect to, on the one hand, the competences of the individual diocesan bishops (and therefore the autonomy of their particular Churches) and an the other hand, the indications common to the universal Church (respect for which is essential for the unity of the Church itself). The study includes an evaluation of the relationship between the plenary council and the episcopal conference (which is the ecclesial reality foreseen by law as the ''general rule" for a national level entity; cf. can. 448 § 1). At least implicitly, this article also proposes a comparison with other forms (also not typified by law) with which the synodal dimension can be expressed at the level of the Churches of the same nation.
ISSN:1124-1179
Contains:Enthalten in: Quaderni di diritto ecclesiale