Il principio d’individuazione ad mentem Thomae: una questione di infiniti
La duplice indagine sull’infinito di Tommaso d’Aquino e Giorgio Cantor, aiuta a rappresentare meglio in quali termini, nel processo di ontogenesi, si arriva all’identificazione dell’ente. Essa non dipende da un fattore ultimo (la materia signata, o l’ultima realitas formae), ma dal fattore primario,...
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
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Published: |
2021
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In: |
Gregorianum
Year: 2021, Volume: 102, Issue: 2, Pages: 351-369 |
Summary: | La duplice indagine sull’infinito di Tommaso d’Aquino e Giorgio Cantor, aiuta a rappresentare meglio in quali termini, nel processo di ontogenesi, si arriva all’identificazione dell’ente. Essa non dipende da un fattore ultimo (la materia signata, o l’ultima realitas formae), ma dal fattore primario, cioè dall’essere (esse), connotato da Tommaso come infinità continua intensiva. Esso è il principio di individuazione in senso metafisico, capace di consegnare all’ente il deposito di essere che l’ente stesso, come principio di individuazione in senso fisico-dinamico, autodetermina come “suo”. |
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Contains: | Enthalten in: Gregorianum
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