Imitazione o trasmissione dei peccati dei padri nei figli? Dibattiti teologici sul concetto veterotestamentario di peccata patrum nella controversia pelagiana

Il presente articolo indaga il concetto veterotestamentario di peccata patrum (Es20,5; Dt 24,16; Ez 18,1-4. 20) all’interno del contesto della controversia pelagiana: inche modo i diversi protagonisti di questo dibattito si sono posti di fronte al concettodei «peccati dei padri», a partire da una pr...

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Bibliographic Details
Main Author: MALAVASI, GIULIO (Author)
Contributors: Dupont, Anthony 1979-
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Interlibrary Loan:Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany)
Published: 2019
In: Gregorianum
Year: 2019, Volume: 100, Issue: 3, Pages: 487-519
Further subjects:B Es 20
B Dt 24
B Agostino
B 5
B 16
B peccata patrum
B 1-4
B pelagiani
B Ez18
B Girolamo
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Il presente articolo indaga il concetto veterotestamentario di peccata patrum (Es20,5; Dt 24,16; Ez 18,1-4. 20) all’interno del contesto della controversia pelagiana: inche modo i diversi protagonisti di questo dibattito si sono posti di fronte al concettodei «peccati dei padri», a partire da una prospettiva biblica, e le loro rispettive posizioniermeneutiche si sono poste in continuità o in discontinuità rispetto alla precedentetradizione patristica? Sono state prese in esame tre posizioni nella controversia pelagiana: (1) la cosiddetta pars pelagiana; (2) Agostino; e (3) Girolamo. È nostraintenzione mostrare che – nonostante evidenti differenze dottrinali – gli autori pelagianie Girolamo, uno dei loro più accaniti avversari, concordano vicendevolmente econ la precedente esegesi patristica dei peccata patrum. Girolamo e i suoi avversaripelagiani ritengono che i bambini non siano puniti a motivo dei peccati dei loro progenitori,ma in quanto hanno imitato, individualmente e volontariamente, i peccati deiloro antenati. Una simile interpretazione si ritrova anche nei trattati anti-manichei eanti-donatisti di Agostino, che precedono la controversia pelagiana. Tuttavia, in seguitoal coinvolgimento nella disputa con i pelagiani, Agostino cambia la sua posizione:la solidarietà con Adamo, il primo uomo, è il motivo per cui i bambini sono e devonoessere puniti per i peccati dei genitori. Quest’aspetto costituisce l’anima della dottrinaagostiniana del peccato originale contro i pelagiani. Non è l’imitazione individuale,ma la generazione collettiva (tutti gli uomini sono stati procreati e nascono nel peccatodi Adamo) a causare la punizione dei bambini per i peccati dei loro progenitori. Talvolta Agostino legge i peccata patrum come una specifica applicazione del peccatooriginale, altre volte come un’ulteriore conseguenza della pena dovuta alla caduta diAdamo. Mentre Agostino sistematizza la sua riflessione sul peccato originale, un’interpretazionenuova e senza precedenti dei peccata patrum viene introdotta nella storiadella teologia e dell’esegesi patristica.
Contains:Enthalten in: Gregorianum