Sul fondamento del primato pontificio: La ricezione della «petrinità» della sede romana in Oriente

Il dialogo ecumenico cattolico-ortodosso è giunto alla condivisa accettazione che nella Chiesa debba darsi coesistenza tra primato e conciliarità; e che il primato a livello universale competa alla sede romana (cf. Ravenna 2007). Si impone però una verifica, tuttora in corso (cf. Ammann 2014), sul v...

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Main Author: Rossetti V., C. Lorenzo (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Ed. Pontificia Univ. Gregoriana 2015
In: Gregorianum
Year: 2015, Volume: 96, Issue: 2, Pages: 265-284
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:Il dialogo ecumenico cattolico-ortodosso è giunto alla condivisa accettazione che nella Chiesa debba darsi coesistenza tra primato e conciliarità; e che il primato a livello universale competa alla sede romana (cf. Ravenna 2007). Si impone però una verifica, tuttora in corso (cf. Ammann 2014), sul vero fondamento di tale primato. Scontato per i cattolici, il radicamento petrino dell'autorità del vescovo di Roma non è immediato per un cristiano orientale. Il presente dossier storico mette in luce le principali notificazioni all'Oriente dell'auto-coscienza romana insieme a numerose e variegate testimonianze (Padri, Teologi, Concili, Imperatori...) che documentano quanto tale dimensione sia stata, implicitamente o esplicitamente, storicamente recepita anche dalla teologia orientale. Nel medesimo tempo, accogliere la dimensione petrina (cioè il fondamento evangelico) della primazia romana induce però a valorizzare pure la modalità pastorale e quindi intrinsecamente comunionale del suo esercizio. The Roman Catholic and Orthodox Ecumenical dialogue agrees about the necessity in the Church of both Primacy and Concilarity, as well as on the fact that such a primacy, at the universal level, beholds to the Roman See (Ravenna 2007). Nevertheless — and that's precisely an issue of nowadays debate (cf. Ammann 2014) — the very nature of the Roman primacy's foundation has to be checked. The «petrine» base is evident for a Catholic, but it is not so obvious for an Eastern Christian. This historical dossier sets in light some notifications of Roman self-understanding to the Eastern World as well as many and manifold documents (Fathers & Theologians, Councils & Emperors) that testify that, historically, the «petrine» (and thus evangelical) dimension of Roman primacy was acknowledged in an explicit or implicit way by Eastern theology. In the meanwhile, this awareness leads also to stress the peculiar pastoral way of exercising the authority for the sake of Church communion.
Contains:Enthalten in: Gregorianum