Non omnia potens. Spunti per una grammatica dell'onnipotenza in Anselmo d'Aosta
All'interno di una tradizione intimamente segnata dagli influssi dell'agostinismo, la nozione di onnipotenza divina occupa nel secolo XI, soprattutto in un consolidato primato delle discipline logiche, gli spazi della speculazione teológica. Tra i molti, Anselmo d'Aosta consegna al se...
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
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Published: |
Ed. Pontificia Univ. Gregoriana
2010
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In: |
Gregorianum
Year: 2010, Volume: 91, Issue: 1, Pages: 29-42 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Summary: | All'interno di una tradizione intimamente segnata dagli influssi dell'agostinismo, la nozione di onnipotenza divina occupa nel secolo XI, soprattutto in un consolidato primato delle discipline logiche, gli spazi della speculazione teológica. Tra i molti, Anselmo d'Aosta consegna al secolo XII spunti validi per la sistemazione di questo valore concettuale, anticipando e organizzando moite délie soluzioni argumentative poi acquisite dalla scolastica universitaria. In a well-known tradition, basically marked by the influence of Augustinian thought, the notion of divine omnipotence fixes the conceptual space of theology in the XI century, especially in accordance with the primacy of logical subjects. Among others, Anselm of Canterbury gives to XII century the opportunity to settle this conceptual reference, disclosing and organizing many argumentative solutions of the late scholastic period. |
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Contains: | Enthalten in: Gregorianum
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