Teoria della coscienza e stile della Verità: Note a margine di "Dignitatis Humanae"

L'articolo non si sofferma sulla ricostruzione dell'itinerario redazionale di Dignitatis Humanae, e nemmeno si concentra sulla questione della libertà religiosa, oggetto specifico del testo conciliare. L'intento è quello di indicare l'ellisse che muove lo svolgimento conciliare d...

Full description

Saved in:  
Bibliographic Details
Main Author: Pagazzi, Giovanni Cesare 1965- (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Ed. Pontificia Univ. Gregoriana 2007
In: Gregorianum
Year: 2007, Volume: 88, Issue: 4, Pages: 839-860
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:L'articolo non si sofferma sulla ricostruzione dell'itinerario redazionale di Dignitatis Humanae, e nemmeno si concentra sulla questione della libertà religiosa, oggetto specifico del testo conciliare. L'intento è quello di indicare l'ellisse che muove lo svolgimento conciliare della questione stessa della libertà religiosa e che può favorire qualche passo sulla strada teologica della attuale stagione ecclesiale. Anche ad una lettura superficiale del testo, balzano all'occhio i due fuochi di tale ellisse: l'idea di coscienza, di cui Dignitatis Humanae propizia e auspica una specie di teoria, e lo stile con cui la Verità si mostra alla coscienza stessa. La connessione di diritto e dovere, la mutua implicazione di pubblico e privato, la fede cristiana intesa come figura pienamente attuata della qualità umana della coscienza rappresentano gli elementi basilari della teoria della coscienza proposta da Dignitatis Humanae. La cristologia offerta dal documento conciliare, evidenziando il tratto mite e forte del Signore, suggerisce che lo stile con cui la Verità che è Gesù si mostra alla coscienza non è né accidentale né provvisorio, ma fa parte della stessa Verità che rende umana la coscienza. The purpose of the article is neither to reconstruct how Dignitatis Humanae was conceived and developed, nor to concentrate on the problem of religious freedom which is the specific object of the counciliar text. What we want to consider is the constellation that guides the counciliar development of the very problem of religious freedom and that might be able to take some steps forward in the theological course of the present ecclesial season. Even after a superficial reading, we cannot avoid seeing the two most brilliant stars of this constellation. The first one is the idea of conscience about which Dignitatis Humanae propitiates and firmly hopes a kind of phenomenology; the second one is the way the Truth displays itself to the very conscience. The combination of right and duty, the mutual involvement between what is public and what is private, the Christian faith seen as something fulfilling the human quality of conscience represent the basic elements of the theory of conscience suggested by Dignitatis Humanae. The counciliar document offers a Christology which, highlighting Jesus's mild and at the same time strong attitude, suggests that the style through which the Truth that is Jesus shows itself to conscience is neither casual nor temporary, but it belongs to the very Truth which makes the conscience human.
Contains:Enthalten in: Gregorianum