| Summary: | Nel tempo della crisi della cristianità, ci si può abbandonare a due atteggiamenti apparentemente opposti, quello della «delusione» o dell'«assalto»: entrambi sembrano però accomunati dall'impossibilità di pensare al cristianesimo al di fuori dei contorni della cristianità. Tra questi estremi, il saggio rintraccia un'altra possibilità nella rilettura della categoria conciliare della sacramentalità della Chiesa in termini di responsabilità della stessa rispetto all'umanità intera. Di ciò viene data una riprova liturgica, attraverso un'analisi della preghiera eucaristica; e una riprova esistenziale, attraverso l'accostamento della vicenda di Etty Hillesum e Dietrich Bonhoeffer. At the time of the crisis of Christendom, we can be left with two apparently opposite attitudes: either «delusional» or «absolutist». But both seem to have in common the impossibility of thinking of Christianity beyond the limits of Christendom. Between these extremes the wise person draws another possibility in the rereading of the conciliar category of the Church's sacramentality in terms of its responsibility to all of humanity. A liturgical confirmation has been given of that through an analysis of the Eucharistic Prayer; and an existential confirmation through the blending of the event of Etty Hillesum and Dietrich Bonhoeffer.
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