Lévinas' Idea of the Infinite and the Priority of the Other
L'idea cartesiana di infinito consente a Levinas di oltrepassare l'intenzionalità husserliana e di porre un umile soggetto. Essa mostra inoltre che il soggetto è originariamente relazionale e non esiste a prescindere da questo carattere che supera ogni cognizione. L'Altro è primordial...
Main Author: | |
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Format: | Electronic Article |
Language: | English |
Check availability: | HBZ Gateway |
Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
2003
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In: |
Gregorianum
Year: 2003, Volume: 84, Issue: 2, Pages: 383-417 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Parallel Edition: | Non-electronic
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Summary: | L'idea cartesiana di infinito consente a Levinas di oltrepassare l'intenzionalità husserliana e di porre un umile soggetto. Essa mostra inoltre che il soggetto è originariamente relazionale e non esiste a prescindere da questo carattere che supera ogni cognizione. L'Altro è primordialmente inserito nel soggetto e ne è dimensione constitutiva. Il concetto di infinito di Levinas si mostra nella sua profondità e sottigliezza nel rispondere efficacemente alla critica ateistica di Feuerbach. Paradossalmente, Levinas assume l'ateismo al fine di superarlo: egli accetta la morte di un certo genere di discorso su Dio al fine di schiudere un nuovo percorso che, parlando di Dio, si intrecci con la giustizia verso l'Altro. Malgrado talune inconsistenze e punti oscuri, la concezione di Levinas detiene l'innegabile merito di un monito profetico invitandoci a cambiare le nostre vite. |
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Contains: | Enthalten in: Gregorianum
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