La christologie philosophique de Michel Henry

L' ultimo libro del filosofo di Montpellier Michel Henry (nato in gennaio 1922), C'est moi la Vérité, con un titolo alquanto spavaldo, è una cristologia filosofica, direttamente attinta al Prologo e al Vangelo di San Giovanni. Il precedente illustre di Fichte regge soltanto fino a un certo...

Full description

Saved in:  
Bibliographic Details
Main Author: Tilliette, Xavier 1921-2018 (Author)
Format: Electronic Article
Language:French
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Ed. Pontificia Univ. Gregoriana 1998
In: Gregorianum
Year: 1998, Volume: 79, Issue: 2, Pages: 369-379
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:L' ultimo libro del filosofo di Montpellier Michel Henry (nato in gennaio 1922), C'est moi la Vérité, con un titolo alquanto spavaldo, è una cristologia filosofica, direttamente attinta al Prologo e al Vangelo di San Giovanni. Il precedente illustre di Fichte regge soltanto fino a un certo punto, poiché la divinità di Gesù per Fichte non appare di primo acchitto, mentre M. Henry ne fa un punto di partenza assoluto. La meravigliosa coincidenza che si stabilisce fra la filosofia dell'interiorità e dell'affettività come «essenza della manifestazione», e l'insegnamento centrale del cristianesimo, cioè la filialità del Figlio e dei suoi fratelli, non significa una manomissione o una usurpazione de parte della filosofia, bensì la messa in evidenza di una predisposizione latente che adesso viene a galla e conferisce un senso all'andamento previo. Tutto il volume è un commento spesso geniale della parola di Cristo: Io sono la Via, la Verità, e la Vita. Il tema forte è la Vita, di cui si scopre il segreto già nascosto: vita non biologica, ma spirituale, immortale, divina. La vita è la generazione eterna stessa del Figlio nel senso del Padre autogenerato, di modo che il Figlio è l'Archi-Figlio e gli uomini «Filii in Filio» in virtù della loro nàscita trascendentale (che è la Filialità stessa, e non soltanto la relazione al mondo). In effetti la Philosophia Christi di Michel Henry è una admirabile fenomenologia trascendentale del Cristo, di cui l'apoditticità non impedisce lo slancio fervente. L'energia della tesi può far temere un deficit dell'incarnazione e perciò un rischio di monofisismo. Eppure è l'unilateralità che da nerbo e forza all'argomentazione, nonché alla testimonianza.
Contains:Enthalten in: Gregorianum