Le Père Gaston Fessard et les Exercices

Il Padre Gaston Fessard (1897-1978) è l'autore di una opera filosofico-teologica sugli Esercizi di Sant'Ignazio, la cui vigorosa originalità ha sconcertato, persino scoraggiato, molti lettori. Il presente studio si propone di dare un filo conduttore per orientarsi attraverso un libro arbor...

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Bibliographic Details
Published in:Gregorianum
Main Author: Tilliette, Xavier 1921-2018 (Author)
Format: Electronic Article
Language:French
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Ed. Pontificia Univ. Gregoriana 1991
In: Gregorianum
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Il Padre Gaston Fessard (1897-1978) è l'autore di una opera filosofico-teologica sugli Esercizi di Sant'Ignazio, la cui vigorosa originalità ha sconcertato, persino scoraggiato, molti lettori. Il presente studio si propone di dare un filo conduttore per orientarsi attraverso un libro arborescente e stratificato, di cui l'ultimo volume, intitolato Symbolisme et historicité, tomo terzo et postumo, dilaga oltre il progetto iniziale di un commento e perciò è stato omesso. L'impostazione del P. Fessard è quasi una scommessa: ricavare dal modesto libretto una cosiddetta «filosofia di Manresa», che egli non attribuisce affatto formalmente al grande spirituale, ma che risulta dal metodo e dalla problematica, addirittura vi è presupposta e coinvolta. Da una parte, in effetti, gli Esercizi trattano in profondità del tempo, della storicità e della libertà; d'altro canto il metodo è dialettico: in realtà è dopo un lungo dibattito con Hegel che il P. Fessard ha scoperto l'affinità sorprendente d'Ignazio con l'autore della Fenomenologia dello Spirito. Partendo dalla deiscenza fra lo schema delle Quattro Settimane e quello tradizionale delle Tre Vie, Fessard dimostra che il loro battito ritma l'«analisi del Tempo e della Storia», avviata dall'impatto dell'atto di libertà proprio dell'Elezione. Nel cuore degli Esercizi si ritrova, raddoppiata, la pulsazione della negazione e della posizione che determina l'essenza della dialettica hegeliana. Il Prima e il Dopo, l'Alto e il Basso, quindi gli assi orizzontale e verticale, s'incrociano nel circolo infinito, ove s'iscrivono e sconfinano circoli concomitanti, come un rosone (v. fig.). L'intreccio delle righe e dei circoli definisce con pregnanza visiva una «geometria spirituale», una arte nella quale il P. Fessard è maestro, e che non manca di riferimenti filosofici (da Spinoza a Bergson). Ignazio non ha soltanto insegnato all'esercitante come unire la sua libertà a quella di Dio, ha anche additato la molla dell'attualità storica e di ogni storicità. Poi, ritornando dalla filosofia alla teologia dopo aver percorso il cammino inverso, bisognava indicare come l'Antitipo della Libertà è Cristo, di cui l'Immagine raggiunge l'estrema condiscendenza nel sacramento dell'Eucaristia. L'Eucaristia si collega con la morte, compimento del sacrificio. Le Meditazioni della Terza Settimana e del Triduum Mortis, e la contemplazione della Pietà, preparano, con la verità sinfonica dell'Ad Amorem, l'innalzamento della Chiesa Sposa di Cristo e «santa Madre gerarchica». Il sentire cum Ecclesia di G. Fessard si esprime nelle analisi lunghe e tormentate delle Regole di Ortodossia, sotto la guida di una nozione (soggiacente a un atteggiamento) che gli sta a cuore, cioè la vergüenza, vergogna, verecundia, perché rinchiude assieme la più delicata sensibilità al male e le più sicure antenne della sinderesi.
Contains:Enthalten in: Gregorianum