Das Gesetz oder das Gute? Zum Ursprung und Sinn des Formalismus in der Ethik Kants

La prima parte di questo studio ricostruisce il cammino percorso da Kant in una serie di scritti della prima metà degli anni 60 fino alla «Regola della volontà generale» che è il nucleo di quel formalismo che caratterizza così palesemente l'etica di Kant. Punto di partenza delle riflessioni di...

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Bibliographic Details
Main Author: Sala, Giovanni B. 1930-2011 (Author)
Format: Electronic Article
Language:German
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Ed. Pontificia Univ. Gregoriana 1990
In: Gregorianum
Year: 1990, Volume: 71, Issue: 1, Pages: 67-95
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:La prima parte di questo studio ricostruisce il cammino percorso da Kant in una serie di scritti della prima metà degli anni 60 fino alla «Regola della volontà generale» che è il nucleo di quel formalismo che caratterizza così palesemente l'etica di Kant. Punto di partenza delle riflessioni di Kant è la vasta sistemazione operata da Wolff, dal quale egli mutua inalterati o trasformandoli elementi determinanti. Crusius è il pensatore che ha ispirato Kant nel suo distacco da Wolff, soprattutto per quanto riguarda il concetto di dovere morale. Accanto a questo elemento fondamentale dell'etica compare, in dipendenza da Hutcheson, la dottrina del senso morale che Kant più tardi ricondurrà al sentimento della bellezza e dignità della natura umana. In una seconda fase è il pensiero di Rousseau a influenzare Kant: Il dovere morale altro non è che la legge della conformità della volontà generale con se stessa. Volontà generale dice riferimento sia all'intera umanità, in quanto l'uomo è un essere sociale, sia alla totalità degli atti di una medesima volontà. Per questa via Kant è arrivato a un principio formale della moralità che svolge al tempo stesso il ruolo di principio materiale: un'azione è moralmente buona quando e perché in essa la volontà opera come volontà generale. Da questa ricostruzione storica, frutto degli studi negli ultimi trent'anni, risulta che intorno alla metà degli anni '60 gli elementi fondamentali dell'etica di Kant, quale noi la conosciamo dagli scritti degli anni '80, sono già acquisiti: la dottrina dell'imperativo categorico, la dottrina dell'obbligazione morale quale obbligazione a noi imposta dalla legge della conformità della volontà con se stessa, il concetto di autonomia della legge morale. In altri termini la cosiddetta etica critica di Kant, sulla quale ha insistito soprattutto il Neokantianismo, non ha nel suo nucleo essenziale nulla a che fare con la svolta trascendentale-idealistica compiuta da Kant molto più tardi.
Contains:Enthalten in: Gregorianum