Imperdonabilità e irrevocabilità del peccato dell’angelo

Filosofia e teologia, nell’Opera di Tommaso d’Aquino, sono in perfetta armonia e spesso complementari l’una all’altra, nel rispetto del proprio statuto epistemologico. Il tema principalmente teologico del peccato dell’ Angelo, derivante dall’omonimo saggio di Maritain, offre uno spunto di portata ri...

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Bibliographic Details
Main Author: Serpe, Vincenzo (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2020
In: Divus Thomas
Year: 2020, Volume: 123, Issue: 1, Pages: 163-196
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:Filosofia e teologia, nell’Opera di Tommaso d’Aquino, sono in perfetta armonia e spesso complementari l’una all’altra, nel rispetto del proprio statuto epistemologico. Il tema principalmente teologico del peccato dell’ Angelo, derivante dall’omonimo saggio di Maritain, offre uno spunto di portata rilevante per una riflessione di carattere filosofico in ambito antropologico. Argomento centrale è la capacità intellettiva della creatura spirituale che, con i dovuti adattamenti, può essere allargata a tutte le creature razionali. La possibilità di fare il male in senso proprio, inteso come privazione in atto di un bene dovuto, è una possibilità estrema, ma concreta, per l’Angelo, e questo vale anche per l’uomo. Diviene così centrale la trattazione circa la libertà che si realizza nella mutua dipendenza di intelletto e volontà. Il confronto con la scelta angelica pone in luce così la più alta “capacità” umana: la libertà. nello sviluppo del presente saggio vengono analizzati alcuni luoghi emblematici dell’Opera dell’ Aquinate, dove emerge l’equilibrio tra le facoltà di intelletto e volontà, sfatando le accuse di intellettualismo o volontarismo talvolta emerse nel corso della storia del tomismo. Acquista altresì risalto il tema della libertà, in favore di un’antropologia che esalta l’umano. Philosophy and theology, in the opera of Saint Thomas Aquinas, are often complementary, respecting their epistemological status. The mainly theological theme of the sin of the Angel, deriving from the homonymous essay by Maritain, offers a hint of relevant importance for a philosophical reflection in the anthropological field. The central topic is the intellectual capacity of the spiritual creature who can be extended to all rational creatures. The possibility of doing evil in the proper sense, understood as a deprivation in the act of a good due, is an extreme possibility, but concrete for the Angel and this also applies to man. Thus the treatment of freedom that is realized in the mutual dependence of intellect and will becomes central. The comparison with the angelic choice thus highlights the highest human “capacity”: freedom. In the development of this essay, some emblematic places of the Aquinas opera are analyzed, where the balance between the faculties of intellect and will emerges, debunking the accusations of intellectualism or voluntarism that sometimes emerged during the history of Thomism. he also emphasizes the theme of freedom, in favor of an anthropology that enhances the human.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas