Nature et imaginaire chez Merleau-Ponty Réflexions sur la fonction symbolique dans « La structure du comportement »

Quest’articolo esamina le prime indicazioni, ne La struttura del comportamento, di una connessione tra la filosofia della natura di Merleau-Ponty e il suo concetto della trama immaginativa del reale. Lo fa indagando l’affermazione di Kazuo Masuda secondo cui Merleau-Ponty potrebbe fingere, nella Fen...

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Bibliographic Details
Main Author: Dufourcq, Annabelle (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2020
In: Divus Thomas
Year: 2020, Volume: 123, Issue: 1, Pages: 92-119
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:Quest’articolo esamina le prime indicazioni, ne La struttura del comportamento, di una connessione tra la filosofia della natura di Merleau-Ponty e il suo concetto della trama immaginativa del reale. Lo fa indagando l’affermazione di Kazuo Masuda secondo cui Merleau-Ponty potrebbe fingere, nella Fenomenologia della percezione, di scoprire un significato non-umano nella natura, perché il compito di connettere la percezione con una funzione simbolica esclusivamente umana era stato affidato a La struttura del comportamento. Su questa base ritengo che Merleau-Ponty, ne La struttura del comportamento, oscilli effettivamente tra l’antropocentrismo e una filosofia della natura definita come significativa improvvisazione, ma che infine egli as-suma anche quest’oscillazione e la trasformi in una complessa strategia di pensiero. La verità del naturalismo, come lo concepisce Merleau-Ponty, svela un concetto del “simbolico” che non può essere ridotto alla “funzione simbolica” umana. This article examines early indications, in The Structure of Behavior, of a connection between Merleau-Ponty’s philosophy of nature and his concept of the imaginary texture of the real. It does so by investigating Kazuo Masuda’s claim that Merleau-Ponty could feign, in Phenomenology of Perception, to discover a non-human meaning in nature, because the task of connecting perception with an exclusively human symbolic function was outsourced to The Structure of behavior. I argue that, in The Structure of Behavior, Merleau-Ponty actually oscillates between anthropocentrism and a philosophy of nature defined as meaning improvisation, but that he also eventually takes up this oscillation and turns it into a complex philosophical strategy of thinking. The truth of naturalism, as Merleau-Ponty thinks it, unveils a concept of “the symbolic” that cannot be reduced to the human “symbolic function”.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas