In-fine l’uomo. L’inattuale escatologia di Jacques Derrida
Il pensiero di Jacques Derrida si confronta in modo innovativo con Levinas, Husserl, Heidegger, Hegel. In particolare, egli riconosce aporetica l’identificazione del tempo con la teleologia, in quanto questa perde l’aspetto veritativo. Si confronta allora con le teorie contemporanee del dono, al fin...
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
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Published: |
Edizioni Studio Domenicano
2019
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In: |
Divus Thomas
Year: 2019, Volume: 122, Issue: 1, Pages: 368-380 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Summary: | Il pensiero di Jacques Derrida si confronta in modo innovativo con Levinas, Husserl, Heidegger, Hegel. In particolare, egli riconosce aporetica l’identificazione del tempo con la teleologia, in quanto questa perde l’aspetto veritativo. Si confronta allora con le teorie contemporanee del dono, al fine di reperire una struttura che conservi sia l’ulteriorità che l’alterità. Essa coincide con l’evento, ovvero l’impossibilità di intendere la presenza secondo il presente. Nella produzione derridiana la questione escatologica è quindi centrale, essa conserva la peculiarità della decisione umana come ospitale di quanto avviene. La stessa morte è interpretata quale aspetto dirimente della singolarità assoluta, tramite la categoria di impossibile la fine e la chiusura del tempo non sono ridotte alla loro coincidenza. Jacques Derrida dialogues with Levinas, Husserl, Heidegger, Hegel. He considers the identification of time with teleology as aporetic, as it loses the relationship with truth. In order to find a structure preserving both otherness and ulteriority, he looks for a new approach in the contemporaries gift’s theories. The event responds to his quest, it reveals in fact the impossibility to consider the presence according to the present. In Derrida’s production the eschatological question is therefore a fundamental one, it preserves human decision as the possibility of hospitability to what happens. Death herself reveals the singularity as absolute, through the category of “impossible” the end and the closure of time are not coincident. |
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Contains: | Enthalten in: Divus Thomas
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