Sull’idea spirituale della musica nell’opera di Pierangelo Sequeri. Anagogia del sensibile e del sublime

Il presente saggio intende ricostruire il nesso che unisce il percorso teologico e quello musicale/musicologico di Pierangelo Sequeri, esplicitandone anche le implicazioni pedagogiche nei termini musicoterapeutici elaborati da e in tali percorsi. Il nesso in oggetto è qui determinato, tramite l’anal...

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Bibliographic Details
Main Author: Bellelli, Fernando (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2018
In: Divus Thomas
Year: 2018, Volume: 121, Issue: 2, Pages: 235-265
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Il presente saggio intende ricostruire il nesso che unisce il percorso teologico e quello musicale/musicologico di Pierangelo Sequeri, esplicitandone anche le implicazioni pedagogiche nei termini musicoterapeutici elaborati da e in tali percorsi. Il nesso in oggetto è qui determinato, tramite l’analisi storico-teoretica – condotta da Sequeri, e in questa sede su Sequeri – dell’itinerario musicale dell’Occidente, come e con l’anagogia, in quanto struttura teoretica che consente di fruire dell’idea spirituale della musica come espressione dell’assoluto affettivo, afferrabile a partire dalla percezione del sensibile e ultimamente inafferrabile proprio in quanto sublime, inteso come inseità redentiva della creazione, emblematicamente espressa nella persuasiva e pervasiva illustrazione dell’eccezionalità di Mozart. This paper aims at reconstructing the link between the theological and musical/musicological thinking of Pierangelo Sequeri, also by specifying the educational aspects of music-therapy developed from and within these paths. This relationship is here determined, through the historical-theoretical analysis carried out by Sequeri and, in this paper concerning Sequeri, of the musical path of the West, as and by the anagogia meant as the theoretical structure that allows enjoying the spiritual idea of music as the expression of the affective absolute that can be caught from the perception of sensitive reality and eventually elusive exactly because it is the sublime, meant as redemptive selfhood of creation, which is emblematically expressed in the cogent and pervasive explanation of Mozart’s uniqueness.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas