Funzione e fondamento anagogici della musica tra Oriente e Occidente in prospettiva neoplatonica

La funzione anagogica della musica (la sua capacità di condurre a Dio) e il suo fondamento anagogico (la musica considerata dal punto di vista dell’Assoluto) sono trattati analizzando le due componenti costitutive della musica: l’armonia intelligibile, fondata sulle proporzioni matematiche, sofferma...

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Bibliographic Details
Main Author: Andolfo, Matteo (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2018
In: Divus Thomas
Year: 2018, Volume: 121, Issue: 2, Pages: 28-67
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:La funzione anagogica della musica (la sua capacità di condurre a Dio) e il suo fondamento anagogico (la musica considerata dal punto di vista dell’Assoluto) sono trattati analizzando le due componenti costitutive della musica: l’armonia intelligibile, fondata sulle proporzioni matematiche, soffermandosi in particolare sulla struttura matematico-musicale dell’Anima del Mondo di Platone; il suono sensibile, considerato sia come puro suono sia come dotato di significato concettuale, ossia come parola, facendo riferimento alla riflessione della filosofia hindù sulla primordialità metafisica del suono e al concetto di suono immaginale del neoplatonismo persiano medievale, che è qui interpretato come una sintesi della teoria platonica degli enti matematici, dei suoi sviluppi in Plotino e in Proclo e di alcuni aspetti delle religioni orientali più antiche (Egitto, Mesopotamia, Iran, gnosticismo). I risultati di tale analisi sono rielaborati nell’ottica del cristocentrismo cosmico propria della teologia anagogica servendosi di concetti della teologia ortodossa bizantina e soprattutto di Niccolò Cusano. The anagogical function of music (its capability to lead to God) and its anagogical foundation (music considered from the viewpoint of the Absolute) are treated analyzing the components which constitue music: the intelligible harmony, founded on mathematical proportion, examining especially the mathematical and musical structure of the World Soul in Plato; the sensible sound, considered as pure sound and also as having a conceptual meaning, that is as word, referring to the reflection of the Hindu philosophy about the metaphysical primordial nature of sound and to the concept of sonus imaginalis in the Medieval Persian Neoplatonism, which is here interpreted as a synthesis of the Platonic theory of the mathematical entities, of its developments in Plotinus and Proclus and of some aspects of more ancient Eastern (Egyptian, Mesopotamian, Iranian) religions and Gnosticism. The results of this analysis are rethought in the perspective of the cosmic Christocentrism peculiar to the anagogical theology considering some concepts of the Orthodox Byzantine theology and above all of Nicholas of Cusa.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas