Dialettica. Dire Dio attraverso il mondo e dire il mondo attraverso Dio
Il divenire è la battaglia sulla contraddizione. Per Gustavo Bontadini la contraddizione del divenire viene risolta con il principio di Parmenide ad honorem: “L’essere non può essere originariamente limitato dal non essere”. Per Emanuele Severino, invece, la contraddizione addirittura non ha bisogno...
Main Author: | |
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
Check availability: | HBZ Gateway |
Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
Edizioni Studio Domenicano
2018
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In: |
Divus Thomas
Year: 2018, Volume: 121, Issue: 1, Pages: 15-32 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Parallel Edition: | Non-electronic
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Summary: | Il divenire è la battaglia sulla contraddizione. Per Gustavo Bontadini la contraddizione del divenire viene risolta con il principio di Parmenide ad honorem: “L’essere non può essere originariamente limitato dal non essere”. Per Emanuele Severino, invece, la contraddizione addirittura non ha bisogno d’esser tolta, perché non c’è, giacché tutto è eleaticamente eterno. È possibile edificare una impresa teologica sulla base di queste due soluzioni? Nel secondo caso, l’idea di Exemplar che propongo, secondo una visione non strumentale, penso che possa inquadrare teologicamente la filosofia di Severino. L’essenza dell’Assoluto comprende in sé la totalità delle determinazioni similitudinarie dell’essenza di Dio o dell’Assoluto, ed è appunto l’immutabilità di tutti gli eterni: le cose reali, individuali, sono proprio queste similitudini. La creazione è la pura relazione di dipendenza e non la produzione come mutamento. E il mondo diviene così la dialettica di Dio, anzi la retorica di Dio. Per questo il fare filosofia e teologia è essenzialmente contemplativo. Dio si dice nel caleidoscopio delle creature. Becoming is the battle over contradiction. For Gustavo Bontadini, the contradiction of becoming is resolved with the principle of Parmenides ad honorem. “Being cannot be limited originally by non-being.” For Emanuele Severino, on the other hand, there is no need to eliminate contradiction because – given that everything is eleatically eternal – there is contradiction. Is it possible to build a theological activity on the base of these two solutions? In the second case, the idea of Exemplar that I suggest according to a vision not instrumental can comprehend the philosophy Severino theologically. The essence of the Absolute contains totally in itself the similarities of the essence of God or of the Absolute and is precisely the immutability of all the eternal things: the real, the individual are just these similarities. The creation is not the production as change but the simple relation of dependence. Seen in this way, the world becomes the dialectics of God, or rather the rhetoric of God. For this reason, to philosophize and to theologize is essentially a contemplative act. God says himself in the kaleidoscope of the creatures. |
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Contains: | Enthalten in: Divus Thomas
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