QUINCI RIVOLSE INVER’LO CIELO IL VISO. BEATRICE COME TEOLOGIA ANAGOGICA

L’articolo considera il personaggio di Beatrice nella Divina Commedia come figura della teologia anagogica. Dopo aver richiamato come Dante stesso avesse indicato il significato anagogico della propria opera come “sovrasenso”, si sottolinea il riferimento dell’anagogia alla virtù della speranza, che...

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Bibliographic Details
Main Author: Mastrorilli, Chiara Alba 1960- (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: 2016
In: Divus Thomas
Year: 2016, Volume: 119, Issue: 1, Pages: 234-264
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:L’articolo considera il personaggio di Beatrice nella Divina Commedia come figura della teologia anagogica. Dopo aver richiamato come Dante stesso avesse indicato il significato anagogico della propria opera come “sovrasenso”, si sottolinea il riferimento dell’anagogia alla virtù della speranza, che connota anche Beatrice. Ripercorrendo alcune terzine della seconda e terza cantica, appare incessante l’azione di guida e maestra da parte di Beatrice-teologia: una presenza che rimanda costantemente a Dio, invitando ad elevare lo sguardo e a considerare ogni realtà alla luce dell’eternità. Si nota, infine, la particolare consonanza di questa figura con la riflessione bonaventuriana strutturata intorno al tema dell’itinerario e del reditus ad paradisum. Approdo ultimo e definitivo del percorso anagogico è la contemplazione del mistero dell’Incarnazione del Verbo. The article considers Beatrice in the Divine Comedy as a figure of anagogic theology. After recalling how Dante himself explains the meaning of his work as “sovrasenso”, the author underlines anagogy’s connection with the virtue of hope, which also connotes Beatrice. Retracing some tercets of the second and third cantica, one can see the constant action of Beatrice-theology as guide and teacher: a presence that constantly refers to God, inviting to look at him and consider every reality in the light of eternity. Finally, the essay points out the particular consonance of this personage with Bonaventure’s reflection on the theme of the itinerary and the return to Heaven (reditus ad paradisum). Ultimate and definitive goal of the anagogic journey is the contemplation of the mystery of the Incarnation of the Word.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas