| Summary: | Emanuele Severino sostiene la contraddittorietà della temporalità dell’essere, del divenire delle cose, in quanto implicante la nientificazione di ciò che è. Ma in questo modo Severino intende spiegare in termini non nichilistici il divenire dell’essere che deve essere inteso come l’apparire e lo scomparire dell’eterno. Il critico Leonardo Messinese rileva però che tale apparire e scomparire richiede l’introduzione dell’aliud, cioè della creazione. Giulio Goggi critica invece Messinese e questo saggio fa vedere che il principio dell’eternità dell’essere prevede necessariamente che tutto ciò che deve accadere è già da sempre accaduto. Etimologicamente, il principio basilare del pensiero severiniano è la non utilità ovvero la futilità del tutto. Emanuele Severino affirm the contradiction of temporality of beings, because it implicates the nothingness of things. But in this way Severino wants to explain in non-nihilistic terms the becoming, which has to be comprehended as the appearing and the disappearing of the eternal. Leonardo Messinese thinks that the appearing and the disappearing requires the introduction of the aliud: the creation. Giulio Goggi criticises Messinese and this essay shows that the principle of the eternity of beings implicated necessary that everything that has to happen has already happened. In etymological terms, the fundamental principle of Severino philosophy is the non utility or the futility of beings.
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