LA TEORIA DELL'INFERENZA CAUSALE DI DAVID HUME DAL PUNTO DI VISTA DELLA CIBERNETICA DI SECONDO ORDINE

Questo articolo offre un contributo a una interpretazione cibernetica della teoria dell'inferenza causale di David Hume e illustra l'importanza di questa teoria come una delle prime forme moderne di internalizzazione dei fenomeni cognitivi, spiegando perché per il filosofo scozzese la caus...

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Bibliographic Details
Main Author: Cevolini, Alberto (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2011
In: Divus Thomas
Year: 2011, Volume: 114, Issue: 3, Pages: 141-162
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Questo articolo offre un contributo a una interpretazione cibernetica della teoria dell'inferenza causale di David Hume e illustra l'importanza di questa teoria come una delle prime forme moderne di internalizzazione dei fenomeni cognitivi, spiegando perché per il filosofo scozzese la causalità non sia più da intendere come una qualità metafisica, bensì come una costruzione délia mente a partiré dalla sua capacità di coordinare auto- e eteroreferenza e strutturare il risultato di taie coordinamento nella forma di una memoria cognitiva. This article offers a contribution to a cybernetic interpretation of Hume's theory of causal inference and expounds the importance of such theory as one of the first modern forms of internalization of cognitive phenomena, by explaining why for the Scottish philosopher causality should no longer be seen as metaphysical quality but rather as construction of the mind, according to its capacity to co-ordinate self- and heteroreference and to structure the outcome ofthat coordination in the form of a cognitive memory.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas