DA TOMMASO A ROSMINI: DALL'ANTROPOLOGIA DUALE ALL'ANTROPOLOGIA TRIADICA

Lo studio mette in evidenza il contributo di Rosmini nell'ambito dell'antropologia cristianamente ispirata. Rosmini ripensa il concetto dell'unità sostanziale dell'uomo non più sulla base della concezione ilemorfica dell'essere di derivazione aristotelico-tomista, ma elabora...

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Bibliographic Details
Main Author: Grandis, Giancarlo (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2011
In: Divus Thomas
Year: 2011, Volume: 114, Issue: 1, Pages: 150-169
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Lo studio mette in evidenza il contributo di Rosmini nell'ambito dell'antropologia cristianamente ispirata. Rosmini ripensa il concetto dell'unità sostanziale dell'uomo non più sulla base della concezione ilemorfica dell'essere di derivazione aristotelico-tomista, ma elaborando una originale ontologia delle tre forme dell'essere (ideale-reale-morale). Il Roveretano, sanando la decostruzione cartesiana, definisce la persona umana «una potenza, l'ultimo atto della quale è congiungersi all'Essere senza limiti per il riconoscimento amativo», dove conoscenza e amore si costituiscono come i due poli dialettici su cui si regge l'antropologia, nella quale, tramite il nesso morale, si costituisce una circolare relazione di unità delle tre forme dell'essere. This study puts into evidence the contribution of Rosmini in the area of Christian inspired anthropology. Rosmini rethinks the concept of the substantial unit of man: no longer on the basis of the hylomorphistic concept of being derived from the Aristotelian-Thomisitc system, but elaborating an original ontology of the three forms of being (ideal-real-moral). Rosmini, mending the Cartesian deconstruction, defines the human person as "potency, whose ultimate act is to be united to the Being who is without limits for the reciprocal acknowledgement of love." Thus, knowledge and love constitute the two pillars on which anthropology subsists and in which the moral nexus is constituted a circular relationship of unity of the three forms of being.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas