SIMBOLICO O FASULLO? CONSIDERAZIONI SULL'USO DETERIORE DEI SIMBOLI NELLA LITURGIA
Oggi il termine “simbolo” copre un ampio spettro semantico. Nella liturgia esso trova un suo correlato nella categoria biblica di memoriale. La difficoltà del mondo contemporaneo a intendere il linguaggio simbolico della liturgia determina una curiosa convivenza fra i simboli originari (mal compresi...
Main Author: | |
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
Check availability: | HBZ Gateway |
Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
Edizioni Studio Domenicano
2010
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In: |
Divus Thomas
Year: 2010, Volume: 113, Issue: 3, Pages: 140-152 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Parallel Edition: | Non-electronic
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Summary: | Oggi il termine “simbolo” copre un ampio spettro semantico. Nella liturgia esso trova un suo correlato nella categoria biblica di memoriale. La difficoltà del mondo contemporaneo a intendere il linguaggio simbolico della liturgia determina una curiosa convivenza fra i simboli originari (mal compresi nella loro dimensione ontologica) e i simboli deboli, dal mero valore evocativo. Ciò determina uno sfaldamento del linguaggio liturgico e una preoccupante ambiguità che tende a sfociare nell'allegoresi. Today, the term "symbol" covers an ample semantic spectrum. In the liturgical sphere, this term finds one of its correlations in the biblical category of “memorial”. The difficulty, in the contemporary world, of understanding the symbolic language of the liturgy determines a curious cohabitation between the original symbols (misunderstood in their ontological dimension) and weak symbols which only have an evocative value. This creates a collapse of liturgical language and a worrisome ambiguity which tends to suffocate our allegorizing. |
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Contains: | Enthalten in: Divus Thomas
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