Il profilo morale del discernimento cristiano

Sullo sfondo dell’attuale temperie ecclesiale, nella quale papa Francesco ha spesso invitato a riflettere sul tema del discernimento, l’articolo ne propone anzitutto una breve fenomenologia, considerandolo nel suo nesso all’azione e nel rapporto di questa con la coscienza. In tale quadro, l’autore s...

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Bibliographic Details
Main Author: Chiodi, Maurizio 1955- (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Published: Glossa [2019]
In: Teologia
Year: 2019, Volume: 44, Issue: 1, Pages: 11-34
IxTheo Classification:NBE Anthropology
VA Philosophy
Description
Summary:Sullo sfondo dell’attuale temperie ecclesiale, nella quale papa Francesco ha spesso invitato a riflettere sul tema del discernimento, l’articolo ne propone anzitutto una breve fenomenologia, considerandolo nel suo nesso all’azione e nel rapporto di questa con la coscienza. In tale quadro, l’autore si concentra sui nodi teorici implicati nel nesso tra discernimento e coscienza, proponendo una riflessione sulla struttura di appello e risposta costitutiva della coscienza, pensata non solo nella sua originaria valenza morale e religiosa ma anche nella sua forma specificamente cristiana, che della coscienza antropologica è compimento indeducibile. In questa relazione circolare ma asimmetrica tra antropologico e cristiano, si può pensare la struttura del discernimento morale come processo virtuoso in cui la coscienza è impegnata a decidersi per il bene possibile e lo specifico del discernimento etico-spirituale, nel suo inscindibile nesso tra universale e singolare.
In the current ecclesial situation, in which Pope Francis has often invited us to reflect on the theme of discernment, the article proposes first of all a brief phenomenology, considering it in its connection with the action and its relationship with the conscience. In this framework, the author focuses on the theoretical knots implicated in the connection between discernment and conscience, proposing a reflection on the structure of appeal and response which constitutes the conscience, conceived not only in its original moral and religious value but also in its specifically Christian form, which of the anthropological conscience is notdeducible fulfillment. In this circular but asymmetrical relationship between the anthropological and the Christian, one can think of the structure of moral discernment as a virtuous process in which the conscience is committed to deciding for the possible good and the specific of ethical-spiritual discernment, in its inseparable connection between universal and singular.
ISSN:1120-267X
Contains:Enthalten in: Teologia