Il martirio' del padre gesuita Miguel de Urrea (1554-1597) nel lento processo di legittimazione delle missioni di estirpazione dell'idolatria
Il 28 agosto 1597 il gesuita Miguel de Urrea morì per mano degli indigeni della provincia de Los Chuncos, diventando protomartire della Compagnia di Gesù nel vicereame del Perù. Secondo una strategia comune anche agli altri ordini religiosi dell'epoca, la sua biografia ebbe una forte risonanza...
Main Author: | |
---|---|
Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
Check availability: | HBZ Gateway |
Journals Online & Print: | |
Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
[2019]
|
In: |
Annali di scienze religiose
Year: 2019, Volume: 12, Pages: 125-153 |
Standardized Subjects / Keyword chains: | B
Urrea, Miguel de 1554-1597
/ Martyrdom
/ Peru
/ Indians
/ Idolatry
/ Mission (international law
/ Jesuits
|
IxTheo Classification: | KBR Latin America KCA Monasticism; religious orders RJ Mission; missiology |
Online Access: |
Volltext (Resolving-System) Volltext (doi) |
Summary: | Il 28 agosto 1597 il gesuita Miguel de Urrea morì per mano degli indigeni della provincia de Los Chuncos, diventando protomartire della Compagnia di Gesù nel vicereame del Perù. Secondo una strategia comune anche agli altri ordini religiosi dell'epoca, la sua biografia ebbe una forte risonanza non soltanto nella colonia americana ma anche nella lontana Europa. Da un lato, in Perù, la diffusione di agiografie e exempla morali di vita cristiana tra i neofiti peruviani permise ai gesuiti di rivendicare la raggiunta autonomia della chiesa indiana attraverso il riconoscimento di miracoli e santità locali; dall'altro, il principale risultato che la Compagnia di Gesù in Perù riuscì a raggiungere grazie al caso del martirio di Miguel de Urrea fu quello di stimolare il dibattito sulla spinosa questione dell'idolatria indigena. Grazie anche al caso Urrea, infatti, la provincia peruviana della Compagnia di Gesù poté legittimare la necessità di esercitare un maggiore controllo dell'esperienza religiosa dei neofiti indiani. Un'esigenza che negli anni seguenti prese forma giuridica attraverso l'istituzione delle missioni di estirpazione dell'idolatria, simili nelle pratiche al modello inquisitoriale. Al tempo stesso, in Europa, le vicende del protomartire gesuita Urrea servirono ad alimentare un maggior numero di vocazioni dall'Europa e a promuovere l'attività missionaria della Compagnia di Gesù. |
---|---|
ISSN: | 2294-8775 |
Contains: | Enthalten in: Annali di scienze religiose
|
Persistent identifiers: | DOI: 10.1484/J.ASR.5.118271 |