Le competenze della sede apostolica in materia di alienazione del patrimonio della chiesa universale alla luce del codice di diritto canonico del 1983

La Sede Apostolica non solo possiede un patrimonio proprio la cui amministrazione richiede una cura adeguata, ma è anche un soggetto che svolge diverse funzioni di supervisione rispetto al patrimonio della Chiesa universale. Un aspetto particolarmente importante di tale supervisione è l'eserciz...

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Authors: Świto, Lucjan (Author) ; Tomkiewicz, Malgorzata (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Published: Gregorian & Biblical Press [2018]
In: Periodica de re canonica
Year: 2018, Volume: 107, Issue: 4, Pages: 573-600
IxTheo Classification:SA Church law; state-church law
SB Catholic Church law
Further subjects:B Church property (Canon law)
B Jurisdiction (Canon law)
B Catholic Church ; Government
B Catholic church Sancta Sedes
B Disposition
B Secularization (Church property)
B Possessions
Description
Summary:La Sede Apostolica non solo possiede un patrimonio proprio la cui amministrazione richiede una cura adeguata, ma è anche un soggetto che svolge diverse funzioni di supervisione rispetto al patrimonio della Chiesa universale. Un aspetto particolarmente importante di tale supervisione è l'esercizio, da parte della Sede Apostolica, del controllo in riferimento a specifici atti di alienazione del patrimonio della Chiesa universale. La situazione esistente induce a chiedersi se le norme incluse nel Codice di Diritto Canonico del 1983 siano sufficientemente comprensibili e chiare, non sucitino alcun alcun dubbio di interpretazione e possano garantire il controllo effectivo della Sede Apotolica sull'alienazione die beni e nel contempo anche la debita tutela die beni ecclesiastici. Quale formula viene assunta da tale controllo e, considerando le premesse indicate della riforma di papa Francesco, le producere legate all'ottenimento della licenza da parte della Sede Apostolica rispondo alle "necessità die tempi" ed ai requisti della Chiesa nella realtà economico-giuridica contemporanea? Il presente articolo, attraverso l'analisi delle soluzioni previste nel codice che regola la materia indicata, costituisce un tentativo di risposta ai quesiti summenzionati. Not only does the Holy See possess its own assets, whose management requires appropriate attention, but it is also an entity that performs certain supervisory functions in relation to the assets of universal Church. A particulary important asoect of exercising this supervision by the Holy See it its control over specific alienation procedures regarding the universal Church's assets. Therefore, the status quo leads to the question of whether the regulations contained in the Code of Canon Law of 1983 are sufficiently clear and comprehensible, whether they raise any doubts as to their interpretation, and whether they can guarantee the actual supervision of the Holy See over the alienation of assets, and thus the proper protection of church property. Furthermore, what is the form this supervision takes and - given the premises of Pope Francis's reform - do the procedures connected with obtaining permission of the Holy See correspond with the "demands of the times" and requirements of the Church in the contemporary economic and legal reality? The present article shall address and answer the aforementioned questions through an analysis of the regulations listed in the Code govern the indicated matter
ISSN:2610-9212
Contains:Enthalten in: Periodica de re canonica