La stagione conicliare antica
L'evoluzione dell'istituto conciliare abbraccia molti secoli, nel corso dei quali gli attori della storia si vanno adattando alle nuove contingenze e si relazionano gli uni agli altri in maniera di volta in volta differente nel grande spazio geografico e politico dell'Impero. In primo...
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Format: | Print Article |
Language: | Italian |
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Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
[2018]
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In: |
Apollinaris
Year: 2016, Volume: 89, Issue: 2, Pages: 415-451 |
IxTheo Classification: | KAB Church history 30-500; early Christianity KAD Church history 500-900; early Middle Ages KCC Councils NBA Dogmatics SB Catholic Church law |
Further subjects: | B
Bishop
B Pope B Primacy B Kirchliche Rechtsgeschichte B Classical antiquity B Pastoral council B Verfassungsrecht, kirchliches B Councils and synods B Council |
Summary: | L'evoluzione dell'istituto conciliare abbraccia molti secoli, nel corso dei quali gli attori della storia si vanno adattando alle nuove contingenze e si relazionano gli uni agli altri in maniera di volta in volta differente nel grande spazio geografico e politico dell'Impero. In primo luogo i Vescovi, a capo delle comunità di salvati, si confrontano prima con la persecuzione, poi con una serie d'impreviste conseguenze, come il problema disciplinare dei lapsi e dei libellatici, la disomogeneità nella Liturgia e l'approfondimento non uniforme del deposifum fidei. Fin dalle origini, dunque, il Concilio assume la forma di un Processo, nel quale i Giudici, cioè i Vescovi, affrontano problemi comuni per adottare soluzioni condivise. In secondo luogo, la politica costantiniana dell'Imperatore tende ad inserire il Concilio nella grande struttura dell'Impero, fa propria la prerogativa di convocarlo e ne promuove l'ecumenicità. Tuttavia, tanto l'Imperatore quanto il Concilio sembrano riconoscere un inviolabile nucleo di competenze, che spettano al Vescovo di Roma e che riguardano il giudizio sulla retta dottrina dei Vescovi e sulla validità della loro Ordinazione: siamo alle origini del primato petrine e della sua natura nettamente giudiziaria. The development of the Council as an Institution includes many centuries, during which time the great actors in history have been seen to gradually adapt to the new political contingencies and relate to each other in different ways within the great geographical and political context of the Empire. Firstly, the Bishops, leaders of the Christian Communities, are faced with the persecutions and then with a series of unforeseen consequences, such as, the disciplinary question of lapsi and libellatici, the lack of uniformity in Liturgy and in-depth study of the depositum fidei. Therefore, as from its origins the Council takes the form of a Process, in which the Judges (i.e. the Bishops) address common problems to search for shared solutions. Secondly, the Constantinian Policy of the Emperor absorbs the Council into the Empire's structure that assumes the power to convene it and promote its ecumenicity. However, both the Emperor and the Council respect the Pope's responsibility as to judgment on the correct doctrine of Bishops and the validity of their Ordination; origin of the Petrine Primacy and its judicial nature. |
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ISSN: | 0392-2359 |
Contains: | Enthalten in: Apollinaris
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