La dispensazione e l’utilizzo della pillola abortiva RU-486: percezione morale e possibile violazione della Legge 194/78

L’aborto farmacologico è la prassi di interruzione volontaria di gravidanza maggiormente scelta dalle donne. La presunta facilità di utilizzo, la possibilità della rinuncia al ricovero ospedaliero, l’esaltazione della privacy e dell’auto-determinazione della donna rappresentano i principali motivi d...

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Bibliographic Details
Main Author: Nigris, Fabiano (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Interlibrary Loan:Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany)
Published: 2024
In: Alpha omega
Year: 2024, Volume: 27, Issue: 1, Pages: 25-39
Standardized Subjects / Keyword chains:B Mifepristone / Abortion
Further subjects:B salute materna
B aborto farmacologico
B Aborto
B Diritto
Online Access: Volltext (kostenfrei)
Description
Summary:L’aborto farmacologico è la prassi di interruzione volontaria di gravidanza maggiormente scelta dalle donne. La presunta facilità di utilizzo, la possibilità della rinuncia al ricovero ospedaliero, l’esaltazione della privacy e dell’auto-determinazione della donna rappresentano i principali motivi di tale scelta abortiva. La riflessione si svolge partendo da un’analisi storica dello sviluppo della pillola abortiva e del suo utilizzo in Italia attraverso una procedura ad alto impatto emotivo, sanitario, giuridico ed etico, che non sembra rispettare la legge 194/78, che regola la procedura di IVG. Si procederà all’esame dei dati relativi all’aborto in Italia, che evidenziano un significativo aumento degli aborti farmacologici, per analizzare la modificazione della percezione della gravità morale dell’atto abortivo farmacologico rispetto a quello chirurgico. Dal punto di vista bioetico la problematica riguarda la salute della donna, che coinvolge la sua dignità, ma anche il principio di autonomia, il ruolo dei Consultori e la relazione medico-paziente. L’approccio adottato si basa sulla prospettiva bioetica personalista e la posizione del Magistero della Chiesa.
Pharmacological abortion is the practice of voluntary termination of pregnancy most frequently chosen by women. The alleged ease of use, the possibility of avoiding hospitalisation, the exaltation of privacy and the woman’s self-determination represent the main reasons for this abortion choice.The reflection will start from a historical analysis of the development of the abortion pill and its use in Italy through a procedure with a high emotional, health, legal and ethical impact, which does not seem to comply with law 194/78, which regulates the IVG procedure. The data on abortion in Italy, which show a significant increase in pharmacological abortions, will be examined to analyse the change in the perception of the moral gravity of the pharmacological abortion act compared to the surgical one. From the bioethical point of view, the issue concerns the woman’s health, involving her dignity, but also the principle of autonomy, the role of the Consultatories and the doctor-patient relationship. The approach taken is based on the personalist bioethical perspective and the position of the Church Magisterium.
Contains:Enthalten in: Alpha omega