Autodeterminazione di genere e registri sacramentali della Chiesa cattolica
L’articolo analizza l’impatto che la legislazione sull’autodeterminazione di genere vigente in vari paesi del mondo può avere sulla gestione dei registri della Chiesa cattolica. Dopo una sentenza del 2023 della Corte Suprema argentina riguardante la modifica del sesso nei registri battesimali da par...
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Format: | Print Article |
Language: | Italian |
Check availability: | HBZ Gateway |
Journals Online & Print: | |
Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
Serra
2024
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In: |
Ius ecclesiae
Year: 2024, Volume: 36, Issue: 1, Pages: 37-62 |
IxTheo Classification: | SB Catholic Church law |
Further subjects: | B
Religious freedom
B Self-determination right B Church records B Equal rights B Gender studies |
Summary: | L’articolo analizza l’impatto che la legislazione sull’autodeterminazione di genere vigente in vari paesi del mondo può avere sulla gestione dei registri della Chiesa cattolica. Dopo una sentenza del 2023 della Corte Suprema argentina riguardante la modifica del sesso nei registri battesimali da parte di un individuo che aveva cambiato identità di genere, il lavoro si concentra sulla relazione tra neutralità statale e autonomia ecclesiastica, in particolare nella gestione dei registri. Si discutono le possibili violazioni dei diritti all’uguaglianza, alla non discriminazione e alla privacy nell’applicazione delle norme canoniche. La controversia risiede nel margine di libertà della Chiesa per svolgere la sua missione in conformità con la sua fede. Si richiama la giurisprudenza internazionale sulla libertà religiosa, evidenziando la necessità di bilanciare i diritti individuali, la libertà religiosa e l’autonomia delle istituzioni religiose. Queste riflessioni potrebbero essere utili in contesti simili. L’articolo analizza l’impatto che la legislazione sull’autodeterminazione di genere vigente in vari paesi del mondo può avere sulla gestione dei registri della Chiesa cattolica. Dopo una sentenza del 2023 della Corte Suprema argentina riguardante la modifica del sesso nei registri battesimali da parte di un individuo che aveva cambiato identità di genere, il lavoro si concentra sulla relazione tra neutralità statale e autonomia ecclesiastica, in particolare nella gestione dei registri. Si discutono le possibili violazioni dei diritti all’uguaglianza, alla non discriminazione e alla privacy nell’applicazione delle norme canoniche. La controversia risiede nel margine di libertà della Chiesa per svolgere la sua missione in conformità con la sua fede. Si richiama la giurisprudenza internazionale sulla libertà religiosa, evidenziando la necessità di bilanciare i diritti individuali, la libertà religiosa e l’autonomia delle istituzioni religiose. Queste riflessioni potrebbero essere utili in contesti simili. |
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ISSN: | 1120-6462 |
Contains: | Enthalten in: Ius ecclesiae
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