Cultural adaptation as an internal requirement of faith
La teologia dell'ultimo secolo ha notevolmente approfondito la riflessione sull'evoluzione del dogma, per cui il « deposito di fede », ricevuto una volta per sempre, viene ripensato nelle forme di pensiero, proprie alle varie fasi della storia culturale, e in funzione alla soluzione dei pr...
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Format: | Electronic Article |
Language: | English |
Check availability: | HBZ Gateway |
Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
Ed. Pontificia Univ. Gregoriana
1982
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In: |
Gregorianum
Year: 1982, Volume: 63, Issue: 1, Pages: 61-85 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Parallel Edition: | Non-electronic
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Summary: | La teologia dell'ultimo secolo ha notevolmente approfondito la riflessione sull'evoluzione del dogma, per cui il « deposito di fede », ricevuto una volta per sempre, viene ripensato nelle forme di pensiero, proprie alle varie fasi della storia culturale, e in funzione alla soluzione dei problemi emergenti dalla vita della comunità dei credenti. Da qualche decennio anche in teologia morale è oggetto di maggiore attenzione la storicità delle esigenze operative che sono determinate dal vangelo e dalle tendenze interiori della grazia, ma sono condizionate anche dai modelli di comportamento ricevuti dalle varie società in cui i credenti vivono. Apparentemente è un problema diverso quello sollevato dalla prassi missionaria e dalla riflessione missiologica che domanda, come il cristianesimo possa o anche debba adattarsi alla mentalità di individui o gruppi che, appartenenti a civiltà non-cristiane, hanno difficoltà di inserire organicamente nel loro mondo intellettuale e operativo, il messaggio cristiano segnato dal suo passaggio attraverso la civiltà mediterranea e occidentale. L'articolo ripensa questi tre processi come diversi aspetti di un'unica espansione, per cui la vita di fede si sviluppa attraverso il tempo e nello spazio, e rileva le varie vie per cui l'adesione alla parola di Dio si sviluppa, ossia si adatta. In questa prospettiva, l'adattamento non apparirà più come una concessione fatta da colui che possiede a colui che non possiede ancora, ma piuttosto come una esigenza interna della stessa vita cristiana. Infatti, l'incontro tra il vangelo e le varie civiltà (succedentisi nel tempo e coesistenti nello spazio) danno occasione ad una più adeguata comprensione tanto delle cose quanto delle parole trasmesseci, per cui la chiesa tende incessantemente alla pienezza della verità divina. |
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Contains: | Enthalten in: Gregorianum
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