Coré et Khôra, Agamben et Derrida
In un paragone tra il concetto di khôra/chōra in Derrida e Agamben, l’articolo mostra, al di là delle somiglianze possibili tra i due discorsi, come la logica all’opera in essi è diversa e come la pratica di ciò che Agamben, dopo Melandri, chiama analogia e la sua comprensione del linguaggio lo cond...
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
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Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
Edizioni Studio Domenicano
2019
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In: |
Divus Thomas
Year: 2019, Volume: 122, Issue: 1, Pages: 350-367 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Summary: | In un paragone tra il concetto di khôra/chōra in Derrida e Agamben, l’articolo mostra, al di là delle somiglianze possibili tra i due discorsi, come la logica all’opera in essi è diversa e come la pratica di ciò che Agamben, dopo Melandri, chiama analogia e la sua comprensione del linguaggio lo conducono a una critica ripetuta della grammatologia derridiana. Simboleggiata dalla figura mitica di Kore, la chōra agambeniana appare come il luogo di articolazione delle dimensioni del linguaggio e del linguaggio e dell’essere, in una esperienza del linguaggio stesso nella quale la verità del soggetto appare. In a comparison between the concept of khôra/chōra in Derrida and Agamben, the article shows, beyond a number of possible similarities between the two discourses, that there is a different logic at work in them, and the practice of what Agamben, after Melandri, calls analogy and his understanding of language, repeatedly leads him to a critique of Derridian grammatology. Symbolized by the mythical figure of Kore, Agamben’s chōra appears as the place for the articulation of the dimensions of language, and of language and being, in an experience of language itself in which the truth of the subject appears. |
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Contains: | Enthalten in: Divus Thomas
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