TEOLOGIA FONDAMENTALE E IMMAGINAZIONE. RIFLESSIONI A PARTIRE DA ORTODOSSIA DI G. K. CHESTERTON

A partire dalla lettura di Ortodossia di Gilbert Keith Chesterton, considerato come apologeta creativo, il saggio intende esplorare l’apporto dell’immaginazione al discorso elaborato dalla teologia fondamentale. In particolare, l’immaginazione–come capacità di rendere strane le cose stabilite–viene...

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Bibliographic Details
Main Author: Salvioli, Marco 1976- (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2014
In: Divus Thomas
Year: 2014, Volume: 117, Issue: 1, Pages: 178-207
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:A partire dalla lettura di Ortodossia di Gilbert Keith Chesterton, considerato come apologeta creativo, il saggio intende esplorare l’apporto dell’immaginazione al discorso elaborato dalla teologia fondamentale. In particolare, l’immaginazione–come capacità di rendere strane le cose stabilite–viene considerata come ciò che contribuisce a risvegliare la sensibilità religiosa e a decostruire l’ostacolo all’adesione di fede costituito dall’essere culturalmente immersi in un immaginario per lo più post-cristiano. Beginning from the reading of Orthodoxy by Gilbert Keith Chesterton, considered as a creative apologetic, the article proposes to explore the contribution of the imagination to the discourse elaborated in fundamental theology. In particular, the imagination – deemed as the capacity to render odd matters which have been established – is considered as that which is conducive to a reawakening of religious sensibility and which deconstructs the obstacle to the acceptance of faith constituted by the being culturally immersed in an imagery which is mostly post-Christian.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas