Una syntaxis Mantica Pitagorica

Una significativa acquisizione, nella cornice della letteratura palmomantica, perviene dal ms. Laur. Plut. XXVIII, 14, che tramanda pure un trattato πεϱι αλλομένων μελων, cap. υξβ′, 462°, ff. 306 r-v , vagheggiato da G. Vitelli nell'edizione di P. Flor. III 391 e pubblicato, quindi, da E. Rosta...

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Main Author: Costanza, Salvatore (Author)
Format: Electronic Article
Language:German
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Published: De Gruyter 2005
In: Byzantinische Zeitschrift
Year: 2005, Volume: 98, Issue: 1, Pages: 5-21
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Volltext (lizenzpflichtig)
Parallel Edition:Non-electronic
Description
Summary:Una significativa acquisizione, nella cornice della letteratura palmomantica, perviene dal ms. Laur. Plut. XXVIII, 14, che tramanda pure un trattato πεϱι αλλομένων μελων, cap. υξβ′, 462°, ff. 306 r-v , vagheggiato da G. Vitelli nell'edizione di P. Flor. III 391 e pubblicato, quindi, da E. Rostagno, che si rivela un gemello del testimone vindobonese, H, censito da H. Diels e presentato quale un ramo della sua tradizione tripartita. Il testo del Laur. permette inoltre di migliorare notevolmente il dettato e la coerenza linguistica della versione H, emendandone i segnali di incipiente collasso casuale. Il Laur. XXVIII, 14 rappresenta del resto un esemplare tipico di codice collettaneo astrologico, vergato negli ultimi decenni del XIV sec., una miscellanea apotelesmatica di epigrafi, pseudepigrafi e adespoti.
ISSN:1868-9027
Contains:Enthalten in: Byzantinische Zeitschrift
Persistent identifiers:DOI: 10.1515/BYZS.2005.5