Pietro Gasparri e il concordato con la Jugoslavia
Trai protagonisti della politica concordataria di Pio XI, vi è senz'altro il segretario di Stato Pietro Gasparri, al quale viene riconosciuto un ruolo di spicco. L'articolo si propone di illustrare, prevalentemente alla luce della documentazione vaticana, il contributo di Gasparri nelle lu...
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Format: | Print Article |
Language: | Italian |
Check availability: | HBZ Gateway |
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Fernleihe: | Fernleihe für die Fachinformationsdienste |
Published: |
Gregorian & Biblical Press
[2012]
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In: |
Archivum historiae pontificiae
Year: 2012, Volume: 50, Pages: 57-93 |
Parallel Edition: | Electronic
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Summary: | Trai protagonisti della politica concordataria di Pio XI, vi è senz'altro il segretario di Stato Pietro Gasparri, al quale viene riconosciuto un ruolo di spicco. L'articolo si propone di illustrare, prevalentemente alla luce della documentazione vaticana, il contributo di Gasparri nelle lunghe trattative concordatarie con il Regno jugoslavo (1922-1935). Il suo ruolo fu soprattutto quello di sorveglianza e sollecitudine; si limitò ad indicare il concordato lettone come modello, senza entrare direttamente nei negoziati con il governo jugoslavo. Among the protagonists of the concordatarian policy of Pius XI, a prominent role should be attributed to Secretary of State Pietro Gasparri. The article aims to bring to light, mainly according to the Vatican documentation, the contribution of Gasparri in long negotiations for a concordat with the Kingdom of Yugoslavia (1922-1935). His role was mainly that of supervision and care, proposing as a model the Latvian concordat, but without entering directly into negotiations with the Yugoslav government. |
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ISSN: | 0066-6785 |
Contains: | Enthalten in: Archivum historiae pontificiae
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